Palermo, Tari dati in chiaroscuro e timori post Covid-19 - QdS

Palermo, Tari dati in chiaroscuro e timori post Covid-19

Gaspare Ingargiola

Palermo, Tari dati in chiaroscuro e timori post Covid-19

sabato 23 Maggio 2020

Confronto 2018-2019: i morosi sono diminuiti, ma hanno omesso pagamenti per una cifra più alta. Per l’anno in corso è attesa una dura battuta d’arresto a causa dell’emergenza sanitaria

PALERMO – Sconti sulla Tari alle aziende che hanno subito il lockdown. L’Amministrazione comunale proporrà al Consiglio un provvedimento “per fare sì che le imprese che hanno subito un blocco forzato delle attività abbiano una riduzione proporzionata del tributo”.

Ad annunciarlo sono stati il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore al Bilancio Roberto D’Agostino, che si sono riuniti in videoconferenza per fare il punto sui dati dell’evasione fiscale e sulla prossima scadenza della prima rata della Tari: inizialmente prevista ad aprile, è stata posticipata al 31 maggio, tra otto giorni, a causa della quarantena.

Sul fronte della lotta all’evasione fiscale arrivano segnali in chiaroscuro. D’Agostino ha messo a confronto i dati del 2018 e del 2019 e dall’analisi è emersa una diminuzione di quasi un punto percentuale degli omessi versamenti nel 2019 rispetto all’anno precedente. Nel 2018, infatti, ci sono stati 152.546 omessi pagamenti, pari a 48,8 milioni di euro (il 40% del gettito Tari annuale di circa 122 milioni), mentre l’anno scorso ci sono stati 143.973 omessi pagamenti, pari a 49,2 milioni (il 39,04% del gettito Tari annuale di circa 128 milioni). Gli evasori, quindi, sono diminuiti (8.573 in meno) ma hanno omesso pagamenti per una cifra complessiva leggermente più alta. Il gettito è salito di 6 milioni (da 122 a 128) ma è anche aumentato di un milione il mancato riscosso, per un saldo netto positivo di 5 milioni.

“Un trend leggermente positivo – hanno dichiarato Orlando e D’Agostino – ma certamente insufficiente. Un trend positivo che temiamo quest’anno subirà una brusca battuta d’arresto di fronte alla crisi economica che ha colpito famiglie e imprese a seguito del Covid-19. Motivo in più per sottolineare l’assurdità di un sistema che scarica al 100% i costi sui cittadini, dimenticando che gestione dei rifiuti e decoro della città sono diritti essenziali e fondamentali. E proprio perché consci delle difficoltà finanziarie attuali, nelle prossime settimane valuteremo, anche col Consiglio comunale, un provvedimento per fare sì che le imprese che hanno subito un blocco forzato delle attività abbiano una riduzione proporzionata del tributo”.

Scendendo nel dettaglio, nel 2018 le utenze non domestiche hanno evaso 20,9 milioni (33.702 omessi versamenti), quelle domestiche hanno evaso 27,8 milioni (118.844 omessi versamenti). Nel 2019 le utenze non domestiche hanno evaso 22,5 milioni (32.020 omessi versamenti), quelle domestiche hanno evaso 26,7 milioni (111.953 omessi versamenti).

In merito alla scadenza del 31 maggio, il Comune ricorda che può essere ulteriormente posticipata: “In caso di oggettiva difficoltà economico-finanziaria, determinata dall’attuale emergenza sanitaria, dichiarata dal contribuente entro il 31 maggio mediante richiesta da presentare esclusivamente online attraverso uno specifico servizio che sarà reso disponibile, anche per utenti non registrati, sul cassetto tributi e sulla home page del sito istituzionale del Comune di Palermo, il termine per il versamento della prima rata della Tari è differito al 15 luglio 2020. Decisa anche la proroga al 31 maggio 2020 delle rate relative alle rateizzazioni degli avvisi di accertamento dei tributi comunali in scadenza il 30 aprile 2020 disponendo, inoltre, che le successive rate vengano anch’esse prorogate di un mese rispetto alle scadenze previste nell’iniziale piano di rateizzazione”.

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