Partinico, illuminazione pubblica a pezzi, privati in soccorso - QdS

Partinico, illuminazione pubblica a pezzi, privati in soccorso

Vincenza Grimaudo

Partinico, illuminazione pubblica a pezzi, privati in soccorso

giovedì 25 Novembre 2021

A Partinico, dal 1* dicembre via alla manutenione degli impianti e dal 2022 si parte con l’intera gestione del servizio. Sbloccato dopo anni appalto per affidamento del servizio a una ditta milanese

PARTINICO (PA) – Dall’1 dicembre partirà la manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, dal successivo 1 gennaio invece l’intera gestione del servizio.

Questo il cronoprogramma reso noto dai commissari straordinari prefettizi del Comune di Partinico riguardo all’insediamento della ditta privata che per i prossimi 20 anni si occuperà dell’illuminazione pubblica della città. Dopo la firma del contratto nel settembre scorso ed un tira e molla durato anni, finalmente volge a conclusione definitiva la consegna di questo appalto.

“A seguito della sottoscrizione del contratto di concessione alla ditta Ottima del servizio di pubblica illuminazione e segnalazione semaforica, della manutenzione e gestione degli impianti e gestione degli impianti e della progettazione ed esecuzione degli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, dal 1 dicembre 2021 verranno avviate le attività di manutenzione ordinaria degli impianti – scrivono i commissari prefetti Concetta Caruso, Isabella Giusto e Maria Baratta -. Dall’1 gennaio 2022 decorrerà, invece, la data di consegna degli impianti”.

La svolta due mesi fa quando alla ditta lombarda dopo 4 anni di attesa venne ufficialmente consegnata la gestione dell’impianto di illuminazione per un importo complessivo da 15 milioni di euro. Adesso la ditta potrà cominciare i primi lavori di riparazione dell’illuminazione, totale sostituzione di alcuni pali e riconversione in led. Attualmente si stima che all’incirca il 40 per cento dei punti luce non siano funzionanti a causa dei mancati interventi di manutenzione effettuati in questi anni dal Comune, entrato in dissesto finanziario nel 2018.

L’appalto, che venne affidato già nel 2017, fu stoppato dal municipio per una serie di verifiche sulla ditta e sull’effettiva convenienza per l’ente locale. Nel tempo sono state avviate delle interlocuzioni con la ditta che ha accettato una serie di modifiche al contratto notevolmente migliorative per il Comune, accollandosi quindi ulteriori lavori. Nel frattempo la Ottima ha consegnato il progetto esecutivo sulla base ovviamente del capitolato d’appalto inserito in convenzione con tutto il cronoprogramma degli interventi. Per arrivare alla firma i commissari straordinari, insediatisi nel luglio del 2020, hanno dovuto chiedere un parere pro-veritate a due esperti in ingegneria e giurisprudenza per affrontare gli aspetti tecnici e legali della questione.

Si è arrivati alla conclusione che al Comune sarebbe convenuto affidare l’appalto, anche per evitare di incorrere in contenziosi. Ad essere stati accertati degli errori tecnici all’origine dell’emissione del bando di gara: dall’errato censimento dei punti luce, per cui ne sono stati rilevati ben 650 in meno, all’errato censimento dei quadri elettrici, anche qui 3 in meno, per arrivare alla conseguente non corretta stima dei consumi nello scenario futuro.

I primi due punti vanno a scapito della ditta aggiudicataria, nel terzo caso invece si determinerebbe un aggravio dei costi per il Comune ma, secondo il parere pro-veritate, questo errore sarebbe superato dal fatto che rispetto a quando è stato emesso il bando il calcolo dei consumi era nettamente più basso in confronto ai consumi attuali.

Il che significa che in caso di bando ex novo, qualora si fosse annullato quello già aggiudicato, la base d’asta si sarebbe dovuta fissare a costi superiori per effetto dei consumi più alti a cui far fronte per la ditta aggiudicataria.

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