Partiti i saldi in Sicilia, ecco quanto spenderà ogni famiglia: le regole per evitare truffe e le previsioni - QdS

Partiti i saldi in Sicilia, ecco quanto spenderà ogni famiglia: le regole per evitare truffe e le previsioni

Partiti i saldi in Sicilia, ecco quanto spenderà ogni famiglia: le regole per evitare truffe e le previsioni

Redazione  |
sabato 05 Luglio 2025

Secondo l'Ufficio studi Confcommercio i saldi estivi interesseranno, nell’isola, circa 805 mila famiglie.

Partiti i saldi nei negozi della Sicilia si potrà dare il via ai saldi estivi. Come è stato stato stabilito un decreto dell’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, chiusura delle vendite di fine stagione è prevista il prossimo 15 settembre 2025. 

La spesa

Secondo l’Ufficio studi Confcommercio i saldi estivi interesseranno, nell’isola, circa 805 mila famiglie. Le previsioni parlano di una spesa media di circa 155 euro a nucleo familiare, in linea, bene o male, con quanto (160 euro) era stato speso già lo scorso anno, per un giro d’affari di circa 280 milioni di euro. L’acquisto medio pro capite, in Sicilia, si aggira intorno ai 75 euro

Tamajo: “Grande opportunità per rilancio del settore”

“Anche quest’anno, in linea con la maggior parte delle regioni italiane, diamo la possibilità agli esercenti di avviare puntualmente i saldi – dice l’assessore Edy Tamajo – Un’opportunità per il rilancio del settore: per le famiglie di risparmiare sugli acquisti e per i negozi di incrementare gli incassi e svuotare i magazzini. Il mio assessorato monitora l’andamento delle vendite e continua a promuovere iniziative per sostenere il commercio”.

“Massima attenzione alla qualità dei prodotti acquistati”

“Raccomandiamo sempre ai consumatori – conclude l’assessore regionale – di fare attenzione alla qualità dei prodotti acquistati e ai commercianti di attenersi alle regole di trasparenza nella vendita e nella formulazione dei prezzi”.

Consigli utili per acquistare in saldo con consapevolezza

Federazione Moda Italia e Confcommercio invitano consumatori ed esercenti a rispettare le regole per tutelare il mercato e garantire trasparenza, sicurezza e correttezza. I saldi estivi sono un’opportunità per fare ottimi affari, ma solo se si seguono le regole.

Le regole

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio.

Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.

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