“Patto terza età? Le riforme a costo zero non esistono” - QdS

“Patto terza età? Le riforme a costo zero non esistono”

Raffaella Pessina

“Patto terza età? Le riforme a costo zero non esistono”

sabato 21 Gennaio 2023

Le reazioni all’indomani dell’approvazione da parte del Cdm del Ddl delega. I dubbi di Uil e Uilp: “Aprire subito un confronto con le parti sociali”

ROMA – Riforme avanti tutta con il favore (o quasi) dei sindacati. Il governo Meloni ha approvato nel corso del Cdm di giovedi un disegno di legge delega per migliorare le condizioni di vita degli anziani annunciando che saranno molti gli interventi che verranno messi in cantiere sia dal punto di vista sanitario e sociale che da quello assistenziale e relazionale. “L’obiettivo – ha detto il presidente del Consiglio – sarà quello di prendersi cura degli anziani a 360 gradi e rispondere a tutti i loro bisogni ed esigenze”.

I sindacati di Cisl e Fnp Cisl chiedono un immediato confronto con governo e Parlamento e mostrano soddisfazione per l’approvazione di questo ddl delega, sottolineando però la necessità di avviare “un percorso di cooperazione tra istituzioni e parti sociali necessario per affrontare la complessità della materia e per costruire un sistema unitario di servizi socio-sanitari di qualità su tutto il territorio nazionale per non autosufficienti e le loro famiglie”.

“Dirimente – concludono i sindacati – sarà la garanzia dei livelli essenziali ed il loro adeguato finanziamento, condizione necessaria ad uscire dalla attuale condizione di fragilità dei servizi che genera impoverimento, disuguaglianze e solitudine”.

A chiedere un confronto anche i sindacati di Uil e Uilp: “Purtroppo – si legge in una nota a firma del segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, e il segretario generale della Uilp, Carmelo Barbagallo – il ddl anziani non mette a disposizione ulteriori risorse per assicurare a tutte le persone interessate i servizi necessari. E le riforme a costo zero, come sappiamo, non esistono”. Il deputato di Fratelli d’Italia Luca Sbardella, ribadisce che dopo anni di inerzia finalmente di comincia a pensare agli anziani con atti concreti: “L’assistenza domiciliare incrementata, sostegno ai caregiver, maggiore diffusione di cure palliative – sostiene Sbardella – sono le basi per una riforma complessiva rivolta a una fascia debole della nostra società per troppo tempo messa ai margini. Siamo convinti, e questo provvedimento lo dimostra, che gli anziani costituiscono un immenso patrimonio sociale di cui prendersi la massima cura”.

Alfredo Antoniozzi e Antonio Giordano (FdI) e la senatrice Domenica Spinelli, dichiarano che il patto per la terza età lanciato dal governo Meloni è rivoluzionario e consegna al Paese una riforma strutturale mai avviata: “Le norme favoriranno l’integrazione e il co-housing e miglioreranno sensibilmente la qualità della vita della terza età, con effetti a cascata anche sui costi oggi sostenuti dal servizio sanitario nazionale. Si esalta la figura del caregiver e si realizzano gli obiettivi del Pnrr collegati a una dimensione demografica che vede crescere sensibilmente la percentuale di ultrasessantacinquenni anche nella proiezione futura”.

Il provvedimento piace anche alla onlus romana Provita e Famiglia. “Questo Ddl va nella strada giusta, ma c’è ovviamente ancora tanto da fare, per incentivare la legge 38/2010, affinché sia davvero diritto di tutti accedere alle cure palliative e siano sostenuti e accompagnati anziani, ammalati, le loro famiglie e le strutture di hospice, nel tratto finale della vita dei fragili. Auspichiamo – ha detto Antonio Brandi. Presidente della onlus – che queste misure siano solo il primo passo per proseguire con incentivi, sostegni, interventi culturali e di prossimità per valorizzare sempre di più il ruolo di nonni e anziani”.

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