"Perché la sua vita è stata un’impresa” presentato al “Giovanni Falcone” di Giarre (Ct) - QdS

“Perché la sua vita è stata un’impresa” presentato al “Giovanni Falcone” di Giarre (Ct)

Chiara Borzi

“Perché la sua vita è stata un’impresa” presentato al “Giovanni Falcone” di Giarre (Ct)

giovedì 12 Maggio 2022

Carlo Alberto Tregua, docente negli anni ‘70, agli studenti: “Il merito premia alla fine di ogni percorso”

GIARRE (CT) – “Perché la sua vita è stata un’impresabiografia scritta dal giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso sulla vita del direttore del Quotidiano di Sicilia, Carlo Alberto Tregua, è stato presentata agli studenti dell’Ipssoa “Giovanni Falcone” di Giarre.

Non sfugge alla memoria storica il legame che unisce proprio Tregua a quel che è considerato l’istituto alberghiero per eccellenza della Sicilia Orientale; negli anni ‘70 l’imprenditore e giornalista catanese è stato vice preside ed insegnante di una generazione che lo ricorda ancora come maestro. Lo si è intuito dalle parole di Alfio La Spina, oggi docente al “Giovanni Falcone”, ma in passato studente del professore Tregua e nel periodo successivo alla fondazione dell’istituto, quando a mancare erano ancora strutture adeguate all’ospitalità delle classi.

“Tregua è riuscito a lasciare un segno indelebile. È stato maestro di vita e insegnante di stile e istruzione. Nei vostri confronti – ha spiegato La Spina alle classi partecipanti alla presentazione – utilizzo l’eredità lasciatami da lui. Con lui abbiamo vissuto un periodo di sciopero, consapevoli fosse dettato da motivazioni vere (mancavano aule adeguate) e non spinto dai mass media. Ed era ancora lui a dirci di non sottrarci alla protesta, ma bilanciarla in virtù di un calcolo costi-benefici nel nostro percorso di apprendimento”.

A scatenare la partecipazione degli studenti di terzo e quarto anno è stato l’intervento dello scrittore Giuseppe Lazzaro Danzuso, abile nel racchiudere in pochi minuti il racconto di una Sicilia artefice della propria fortuna e di territorio non meno complesso di altri. Quel che resta inconfutabile è che nel governo (come nella scuola) servano però bravi capi.

“Capi che devono suscitare ammirazione e un esempio per l’agire – ha spiegato concludendo l’incontro Carlo Alberto Tregua -. Capi che sappiano trainare, come testimonia il passato e il presente dell’Ipssoa ‘Giovanni Falcone’, oggi guidato dalla dirigente Simona Insanguine con il supporto del suo corpo docente”.

“Abbiate la capacità di avere una visione generale di tutto quel che accade in giro – ha chiesto agli studenti il direttore del Quotidiano di Sicilia -, leggete libri perché svelano il meccanismo che sta dietro i ragionamenti. La nostra e la vostra forza sarà pensare con la propria testa e non con quella degli altri. Voglio lasciarvi un messaggio di ottimismo e l’invito a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. È forza per voi stessi pensare positivo, non dimenticando che è il merito a premiare alla fine di ogni percorso”.

La preside, Monica Insanguine

“Un incontro che può ispirare i nostri studenti a diventare imprenditori di se stessi”
Impeccabile l’accoglienza dell’Ipssoa “Giovanni Falcone” di Giarre guidato da quasi sei anni dalla dirigente scolastica Monica Insanguine.

“I nostri studenti si chiederanno perché può essere utile al loro percorso scolastico l’incontro con un imprenditore, giornalista ed ex docente di questo istituto. La risposta semplice sta nell’aspirare a diventare imprenditori di se stessi. È il traguardo che auguro ad ognuno, perché, oltre la retorica, lavorare con passione nel settore scelto e condurre una vita soddisfacente è l’obiettivo a cui aspirare. La passione serve in qualsiasi attività svolta nella vita. Conciliare l’aspetto economico e la passione vuol dire intraprendere un percorso per vivere bene”.

Twitter: @ChiaraBorzi

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