Il “Domina”, incastonato in pieno centro storico e difficilmente raggiungibile - soprattutto in inverno - è rimasto l’unico centro vaccinale sulle Madonie.
Il centro vaccinale “Pietro Domina” di Petralia Sottana, indicato dall’Asp di Palermo non è idoneo ad accogliere gli utenti che nelle prossime settimane saranno chiamati – su base volontaria – ad effettuare la prima, la seconda o la terza dose di vaccino anti Covid19.
Secondo i dati Istat si tratta di 22264 assistiti, dai 12 anni in su.
Il “Domina”, incastonato in pieno centro storico e difficilmente raggiungibile – soprattutto in inverno – dopo la chiusura del “gemello” ospitato all’interno dell’Ospedale petralese (che nei giorni scorsi ha toccato punte di cento vaccini al giorno) è rimasto l’unico centro vaccinale sulle Madonie.
Dalle “colonne” di QdS.it lo abbiamo ribadito e questa mattina ci ritorniamo avendo constatato che la Direzione Generale dell’Azienda sanitaria non ha ancora provveduto a trovare soluzioni idonee e al contempo dignitose per garantire il servizio in piena campagna vaccinale.
Perché non è idoneo
Sotto i portici del “Pietro Domina” abbiamo registrato una temperatura di 8 gradi, alzando gli occhi si scorgono anche le cime innevate del massiccio montuoso che sovrasta Petralia Sottana. Nei prossimi giorni, secondo le previsioni meteo dovrebbero verificarsi temperature ancora più rigide.
Agli utenti, se l’Azienda non dovesse trovare altre soluzioni nell’immediato, toccherà aspettare il turno all’aperto o in una “sala d’attesa” che non può accogliere più di dieci persone, che, tra l’altro, non è dotata di riscaldamento.
Ci sarebbe un altro spazio al chiuso, sempre al freddo, antistante la stanza adibita alle vaccinazioni, ma secondo le indicazioni date dal responsabile della sicurezza non potrebbe ospitare più di quattro persone.
L’addetto all’accoglienza, un dipendente “a contratto” dell’Asp, che non abbiamo potuto identificare in quanto non era dotato di cartellino, era più impegnato ad impedirci di documentare l’inadeguatezza dei locali che a contare le persone in esubero nella stanza, che giustamente cercavano riparo dal freddo.
Il responsabile della Cgil
Sull’inadeguatezza dell’unico centro vaccinale madonita interviene il responsabile della CGIL delle alte Madonie, Calogero Spitale.
“La disattenzione dell’Azienda sanitaria nei confronti dei cittadini del Distretto 35 ci lascia sgomenti. – afferma Spitale – Il Direttore Generale destini ambienti dignitosi al servizio e tenga in considerazione i ‘fragili’ a cui, da notizie di stampa, apprendiamo verranno vaccinati solo il sabato”.
“Le strutture a Petralia Sottana ci sono, – conclude Spitale – oppure si riapra il centro del “Madonna SS dell’Alto”, manca la volontà di fare delle scelte e soprattutto di farle nell’immediato. È inammissibile lasciare le persone al freddo in attesa di ricevere la dose di vaccino”.
Vincenzo Lapunzina