Un piano per far ripartire la ristorazione a Ragusa - QdS

Un piano per far ripartire la ristorazione a Ragusa

Stefania Zaccaria

Un piano per far ripartire la ristorazione a Ragusa

martedì 09 Febbraio 2021

Confimpresa ha presentato all’Amministrazione comunale alcune proposte per far rialzare un settore in ginocchio: riduzione Tari, esenzione Tosap, contributi a fondo perduto e un bando ex Insicem

RAGUSA – Lo abbiamo detto più volte in questi mesi, uno dei settori più penalizzati dalla pandemia è sicuramente quello dei ristoratori.

Saracinesche chiuse per diverso tempo, poi posti ridotti per sicurezza, orari sempre più esigui, ristori insufficienti e irrisori. Il contesto è a dir poco preoccupante.

Al comune di Ragusa, una delegazione di Confimpresa ha chiesto un incontro al sindaco Peppe Cassì e all’assessore comunale allo Sviluppo economico Giovanna Licitra per cercare di trovare insieme delle agevolazioni utili al comparto.

Riduzione sostanziale della Tari, nella quota variabile, per l’acconto 2020-2021, un’analisi attenta del capitolo di spesa sulla Tosap la cui esenzione è prevista solo fino al mese di marzo. E poi un contributo a fondo perduto (con un bando) da destinare alle attività produttive di Ragusa che hanno subito un drastico calo del fatturato (causa chiusura delle attività durante l’emergenza sanitaria) con un impegno di spesa di oltre 3 milioni e 200 mila euro.

Ogni attività dovrebbe percepire circa 2 mila euro. Un bando, infine, con i fondi ex Insicem in scadenza il prossimo 28 febbraio, ossia un contributo del 5 per cento sul capitale, per un importo massimo di 5 mila euro, per le imprese che hanno stipulato un prestito lo scorso anno. Queste le proposte avanzate e discusse per aiutare un settore profondamente in crisi.

“Ci sono degli impegni da parte del sindaco e dell’assessore – hanno sottolineato i componenti del direttivo di Confimpresa iblea – il nostro auspicio che ci sia, d’ora in poi, un segnale importante per tantissime attività. Le aziende ristorative sono troppo piccole e troppo fragili per reggere a lungo l’impatto del Covid-19. Le loro caratteristiche strutturali non consentono adattamenti rapidi e repentini a situazioni di emergenza come queste. Si attendono, adesso, provvedimenti concreti dall’amministrazione Cassì a sostegno dei ristoratori ragusani perché non c’è più tempo da perdere. Un unico e quanto mai corale appello alle Istituzioni. Il mondo della ristorazione – sicuramente tra i più colpiti – sta subendo un duro contraccolpo dall’emergenza sanitaria e dalla paura che ne consegue. Storie di grande sofferenza di imprenditori che si sentono letteralmente abbandonati dalle Istituzioni in balia di normative complesse e a volte sovrapposte, con la prospettiva di veder vanificati in pochi mesi i sacrifici di un’intera vita”.

Le novità emerse dall’incontro tra la delegazione di Confimpresa iblea e gli amministratori del comune di Ragusa lasciano ben sperare quindi in un supporto concreto per il settore che, in caso di chiusure prolungate, rischia veramente il collasso.

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