Giansanti, Confagricoltura: “Plastic e sugar tax misure penalizzanti per i produttori del settore frutticolo e agrumicolo”. Pirré, presidente Confederazione a Ragusa: “Le tasse previste minerebbero la competitività delle imprese”
PALERMO – “Plastic e Sugar Tax sono e restano misure inutilmente penalizzanti per i nostri produttori che si vogliono giustificare come interventi di salvaguardia ambientale e della salute e che invece rischiano di dare il colpo fatale ai comparti frutticolo e agrumicolo, vitali per l’economia siciliana e per l’Italia. Ci attendiamo semmai interventi di rilancio dell’agrumicoltura e dell’agricoltura e non diretti ad aggravare le difficoltà”.
Lo ha detto Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura, incontrando in Sicilia gli agricoltori associati, allarmati per l’introduzione delle tasse su plastica e zucchero. “Si è riusciti ad ottenere uno slittamento per entrambe le misure ed una riduzione della Plastic Tax ma non basta – ha aggiunto Giansanti -. Continueremo ad impegnarci affinché vengano eliminate del tutto”.
Sul tema abbiamo sentito Antonino Pirrè, presidente della Confederazione a Ragusa.
È soddisfatto per l’esito degli incontri tra Giansanti e gli agricoltori siciliani?
“Certamente. Ancora una volta Confagricoltura, con il suo presidente, è presente sul territorio per ascoltare e concordare con gli imprenditori agricoli le azioni e le richieste da portare avanti a livello nazionale. Una visita utile e incentrata su temi molto concreti che toccano da vicino gli interessi dei produttori agricoli siciliani e italiani”.
Come intendete andare incontro agli agricoltori della nostra regione se venissero introdotte queste tasse?
“Come affermato dal presidente Giansanti, si è ottenuto uno slittamento dell’introduzione della Plastic e della Sugar Tax. Ma questo non basta, occorre annullare due tasse che danneggiano l’economia agricola siciliana, già in difficoltà. Noi continueremo a rappresentare, a Roma, a Bruxelles e su tutto il territorio nazionale, la posizione delle imprese, dicendo no a norme come quelle sulla plastica e lo zucchero che colpiscono tutta la filiera agrumicola, senza nessun beneficio reale per la salute dei consumatori. E continuiamo a spingere affinché ci sia, piuttosto, un rilancio vero dell’agrumicoltura e dell’agricoltura in generale”.
Quale impatto potrebbero avere sugar e plastic tax sull’economia agricola siciliana?
“Sono delle misure che danneggiano il già provato settore agricolo siciliano, prevedendo delle tasse che minerebbero la competitività delle nostre imprese, con un aggravio di costi anche per l’utente finale. Abbiamo bisogno di incentivare l’export e la valorizzazione dei nostri agrumi e della nostra ortofrutta, già eccellenze nel mondo per qualità, e non di creare norme che danneggiano e limitano un pezzo importante dell’economia siciliana e italiana, motore di benessere e di sviluppo sostenibile”.