Pnrr, ecco i progetti di Palermo: come saranno utilizzati i fondi - QdS

Pnrr, ecco i progetti di Palermo: come saranno utilizzati i fondi

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Pnrr, ecco i progetti di Palermo: come saranno utilizzati i fondi

Antonio Schembri  |
sabato 14 Maggio 2022

È l’ammontare complessivo delle risorse assegnate dal governo nazionale alla Città Metropolitana di Palermo e a 23 comuni della medesima provincia

Oltre 198 milioni di euro per 57 progetti ammessi e finanziati. È l’ammontare complessivo delle risorse assegnate dal governo nazionale alla Città Metropolitana di Palermo e a 23 comuni della medesima provincia, incluso quello del capoluogo, sul quale si concentrano le risorse più cospicue.

Sono le amministrazioni individuate come soggetti attuatori del Piano integrato urbano (PIU), lo strumento per muovere investimenti finalizzati a migliorare le periferie delle Città Metropolitane attraverso la creazione di nuovi servizi e la riconversione delle infrastrutture della logistica e a trasformare i territori più vulnerabili in realtà sostenibili. Una progettualità sovvenzionata dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che la città Metropolitana di Palermo attraverso presentato lo scorso marzo e per la quale il decreto d’assegnazione delle risorse è stato firmato a fine aprile dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e da quello dell’Economia e Finanza, Daniele Franco.

I progetti

Riqualificazione e interventi di rigenerazione urbana; riusi e rifunzionalizzazioni di aree e edifici; creazione o ampliamenti di verde urbano. E, ancora, interventi per rifacimenti di strade e miglioramenti dell’arredo di spazi pubblici. Sono le voci più ricorrenti nella gamma di questi progetti, molto diversi tra loro per livello di complessità e di spesa prevista, per il quali in base a questo piano integrato il conto alla rovescia segna un lasso di poco più di tre anni e mezzo. Il termine massimo fissato per la chiusura dei cantieri è infatti il 31 gennaio del 2026. Data che chiama le amministrazioni a utilizzare senza impacci burocratici le risorse stanziate: sorta di manna dal cielo, queste, nell’attuale crisi sistemica che negli ultimi anni si è  molto ripercossa sulle casse degli enti territoriali; e che in Sicilia, tra mancanza effettiva  di soldi e, come nel caso del comune di Palermo, sovra-accreditamenti causati dalle mancate riscossioni delle somme chieste ai contribuenti, determina l’incapacità di approvare il proprio bilancio consuntivo per almeno l’80% dei comuni.

Gli aiuti

Della dote stanziata grazie agli aiuti comunitari, quello di Palermo è assegnatario di oltre 47milioni di euro. Quasi il 90% di questi finanziamenti si concentra lungo il litorale sud-orientale della città, che dalla seconda metà dell’Ottocento fino al sacco scellerato cominciato negli anni ’50 del secolo scorso, era identificato come il ‘mare di tutti’, punteggiato da frequentati stabilimenti balneari, ben prima del progressivo spostamento della media e alta borghesia verso i lidi del nord della città. Solo a partire dal 1909, anno di costituzione della Società Italo-Belga che provvide a bonificarne le paludi e a collegarla alla città, cominciò infatti a irrompere la notorietà di Mondello come borgo balneare. L’opera più complessa della costa meridionale del capoluogo è la realizzazione di un parco a mare nell’area dello Sperone: lavori per oltre 16milioni di euro; seguiti, in ordine di importo, da quelli per la riqualificazione del porticciolo della Bandita e delle aree limitrofe, con un finanziamento di poco meno di 14 milioni.

Oltre 12milioni di spesa sono inoltre previsti per la rigenerazione del lungomare della stessa zona marinara, un tempo di grande rilievo per la pesca locale, mentre ammonta a 894 mila euro il valore degli per la creazione di zone di verde urbano nel quadrante Oreto-Laudicina. Tra i progetti che attendono di essere realizzati una decina di chilometri più a est, nel comune di Ficarazzi valgono 4milioni e 900mila euro gli interventi di ristrutturazione e restauro della Villa Merlo, splendido baglio seicentesco, trasformato in villa nel secolo successivo che, con le ville della vicina Bagheria, costituisce uno degli esempi di manufatti barocchi circondati da giardini che arricchirono la bellezza naturale della piana palermitana.

Allungandosi ancora a est del capoluogo, proprio all’ingresso di Bagheria, ecco il plesso di archeologia industriale dell’ex Sicilcalce e dell’edificio in cui funzionò fino agli anni ’80 il mulino e pastificio Cuffaro, dal nome dell’imprenditore Michele Cuffaro che nella prima metà del Novecento lo fece ampliare, rinnovandone anche i macchinari: un sito di grandi dimensioni attiguo a Villa Cattolica, sede del museo dedicato a Renato Guttuso, il maggiore attrattore culturale della città. E’qui che con 12 milioni di finanziamento Pnrr si dovrà realizzare un Polo culturale e didattico.

Impegna invece una spesa di poco superiore ai 2milioni e 800mila euro il progetto di un parco pubblico attrezzato a Casteldaccia.

Cinque sono i progetti finanziati dal Pnrr a Monreale, per un budget totale di 10milioni di euro. Ne costerà poco meno di 2milioni e mezzo quello relativo ai lavori per il sistema integrato di sosta a valle del centro storico, con la realizzazione di un impianto mobile di risalita.

Tra i progetti che spetta attuare alla Città Metropolitana di Palermo (9 in tutto), quello sostenuto dal maggiore finanziamento riguarda Villa Maltese, vasto complesso immobiliare ubicato in via Ugo La Malfa e composto da due edifici, uno di 9, l’altro di 3 piani e dall’omonima pregiata villa settecentesca sottoposta a vincolo monumentale nel 1993. Un compound confiscato alla mafia vent’anni fa e acquisito dalla Provincia di Palermo nel 2010. Il piano per quest’area prevede la riqualificazione e la trasformazione in campus scolastico polivalente a indirizzo turistico alberghiero. La spesa prevista ammonta a 25.676.000 euro.

“Questi interventi di riqualificazione urbana guardano anche alla sfera sociale e rappresentano il futuro della città di Palermo in termini di vivibilità– sostiene il sindaco Leoluca Orlando – In particolare l’assegnazione di queste risorse costituisce il punto di partenza per il concreto rilancio della Costa Sud di Palermo che consentirà ai cittadini di riabbracciare il mare”. Adesso, i cantieri: presto.Antonio Schembri

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