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Pnrr, al via Piani integrati nelle periferie della città metropolitana di Palermo

Antonino Lo Re

Pnrr, al via Piani integrati nelle periferie della città metropolitana di Palermo

martedì 28 Dicembre 2021

L'intervento dovrà individuare i progetti strategici provenienti dai Comuni che dovranno essere presentati in in un unico piano entro il 17 marzo prossimo

Il sindaco metropolitano di Palermo, Leoluca Orlando, ha avviato i lavori per la redazione dei Piani integrati urbani che destinano 196 milioni del Pnrr alla rigenerazione urbana e alla rivitalizzazione economica delle aree più degradate. L’intervento dovrà individuare i progetti strategici provenienti dai Comuni che dovranno essere presentati in in un unico piano entro il 17 marzo prossimo. Il 5 aprile è prevista la firma dei patti di attuazione con il finanziamento delle opere.

“Possibilità di mettere mano alle nostre periferie”

“Abbiamo una possibilità unica per mettere mano alle nostre periferie, intese non come luogo geografico, ma posto dove si annidano, emarginazione sociale, culturale ed economica“, ha spiegato Orlando. Antonella Marascia, segretario generale della Città Metropolitana di Palermo, ha presentato l’ufficio staff Pnrr (Avvocata Antonella Pompeo, dottoressa Romina Ajello, dottor Filippo Paolucci, dottoressa Antonella Marascia, ingegner Orazio Amenta, avvocata Melania Accardo, ingegner Michele Lo Biondo, ingegner Saverio Guarino), che si occuperà di dare supporto ai Comuni e di gestire l’intervento dal punto di vista tecnico.

Le proposte

Gli esperti accompagneranno gli enti locali nella realizzazione degli interventi fino a marzo 2026, data di scadenza di ultimazione dei lavori. Le proposte possono essere presentate dai Comuni con oltre 10 mila abitanti secondo i seguenti massimali di importo: 5 milioni di euro fino a 25 mila abitanti, 10 milioni da 25 a 49.999, e 20 milioni da 50 mila in su. Previsti inoltre 50 milioni di interventi ciascuno per il capoluogo e per la Città metropolitana. Per quanto concerne i Comuni sotto i 10 mila abitanti, questi potranno aggregarsi tra loro e presentare progetti per un importo complessivo di 5 milioni di euro.

I progetti verranno esaminati in base alla loro coerenza e strategicità rispetto agli obiettivi del Piano, alla qualità tecnica, alla sostenibilità nel tempo, all’impatto sull’ambiente e alla possibilità di essere conclusi entro marzo 2026. L’indice di vulnerabilità sociale e materiale dei territori coinvolti stabilirà infine quali interventi saranno immediatamente finanziabili e quali no.

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