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Pnrr, via libera alla seconda tranche da 21 miliardi: ecco i progetti dell’Italia

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Pnrr, via libera alla seconda tranche da 21 miliardi: ecco i progetti dell’Italia

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venerdì 23 Settembre 2022

I 45 traguardi e obiettivi previsti sono stati conseguiti: arriva il via libera della Commissione Ue alla seconda tranche dei fondi del Next Generation Ue per l’Italia

I 45 traguardi e obiettivi previsti sono stati conseguiti: arriva il via libera della Commissione Ue alla seconda tranche dei fondi del Next Generation Ue per l’Italia.

La verifica dell’esecutivo europeo, rispetto all’ok alla prima tranche, è stata molto più lunga, durando sostanzialmente tre mesi. Il motivo è duplice: da un lato, con le vacanze estive di mezzo le procedure hanno subito un fisiologico rallentamento; dall’altro, rispetto ai sì concessi dalla Commissione agli Stati membri per i target del primo semestre, le procedure di controllo si fanno via via più tecniche e quindi anche più meticolose.

La luce verde

La luce verde data all’Italia porterà nelle casse di Roma 21 miliardi di euro. ” Abbiamo ricevuto gli ultimi elementi necessari» per le verifiche e «stiamo perciò finalizzando il nostro parere positivo» alla richiesta dell’Italia, ha spiegato il portavoce della Commissione Eric Mamer, confermando un ok che arriva proprio alla vigilia delle elezioni e, simbolicamente, sigilla la collaborazione tra il premier Mario Draghi e l’esecutivo europeo.

«E’ assurdo» sostenere che il Pnrr vada rinegoziato, ha sottolineato Enrico Letta dal palco di piazza
del Popolo facendo riferimento alle modifiche che, secondo Fdi, sarebbero necessarie al Piano dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e la crisi energetica. Al di là del capitolo del RePowerEu che sarà aggiunto ai Pnrr nazionali, le modifiche al piano, sulla base di condizioni oggettive, sono ammesse dal
regolamento del Next Generation Ue. Ma, allo stesso, tempo rischierebbero di riaprire un negoziato delicatissimo tra Roma e Bruxelles.

Una volta ufficializzata la valutazione positiva preliminare della Commissione europea, per l’esborso della seconda rata servirà però tempo, fino a circa due mesi. Prima che i soldi finiscano nelle casse dello Stato è necessario infatti Il via libera finale del Comitato economico e finanziario – il braccio tecnico del Consiglio dei ministri Ue delle Finanze (Ecofin) -, passaggio che richiede un massimo di quattro settimane.

Solo allora, ed entro un altro mese dal parere tecnico, Bruxelles formalizzerà il suo sì. A quel punto il versamento della rata arriverà a stretto giro, tenendo dunque come orizzonte la metà
di novembre. Per il nuovo governo, tuttavia, sarà vietato fermarsi: il tempo di attesa per i nuovi fondi resta scandito dalla corsa per richiedere la terza delle dieci rate di finanziamento previste dal piano. Fino a oggi, Roma ha ricevuto dall’Ue quasi 46 miliardi di euro per sostenere le misure del Pnrr: i primi 24,9 miliardi di euro sono stati erogati ad agosto 2021 in forma di prefinanziamento, mentre la prima rata da 21 miliardi di euro è arrivata ad aprile. Con la seconda tranche ora in arrivo, per la terza rata – che vale 19 miliardi di euro.

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