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Polo Industriale Siracusa, la Presidente Metalmeccanici di Confindustria Prestigiacomo: “Intravediamo una luce in fondo al tunnel”

Polo Industriale Siracusa, la Presidente Metalmeccanici di Confindustria Prestigiacomo: “Intravediamo una luce in fondo al tunnel”

La riunione con il Ministro Adolfo Urso sulla crisi del Polo Industriale di Siracusa rappresenta una” luce in fondo al tunnel”: così si esprime Maria Pia Prestigiacomo 

La riunione del 7 febbraio con il Ministro Adolfo Urso sulla crisi del Polo Industriale siracusano rappresenta una” luce in fondo al tunnel” di preoccupazioni e difficoltà socio-economiche per un’area ritenuta strategica nel sistema energetico nazionale” – così si esprime Maria Pia Prestigiacomo Presidente della Sezione Imprenditori Metalmeccanici di Confindustria Siracusa

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Prestigiacomo: “Necessario preservare il patrimonio delle imprese”

Le intenzioni certamente lodevoli e condivisibili del Ministro sulla opportunità “che il Polo industriale di Siracusa diventi un modello di riconversione sostenibile, pienamente competitivo in settori fondamentali per lo sviluppo del Paese, a partire da quello petrolchimico ed energetico”, devono però tradursi in atti concreti in tempi ragionevolmente brevi, il rischio infatti è che la riconversione “sostenibile” dell’apparato industriale di Priolo-Augusta-Melilli, da tutti auspicata, arrivi troppo tardi per salvare le imprese dell’indotto industriale, nato 60 anni fa e consolidatosi  a supporto del polo petrolchimico”.

“Siamo convinti – dice Maria Pia Prestigiacomo – che il futuro delle attività del sito in chiave di sostenibilità ambientale sia una prospettiva ineludibile , tuttavia riteniamo che è necessario preservare il patrimonio delle imprese dell’indotto che ruota attorno alla zona industriale siracusana”. “Un patrimonio che oggi appare seriamente a rischio, con  gli elevati costi dell’energia e dell’anidride carbonica prodotta, che stanno costringendo a ridurre linee produttive ritenute non più competitive, con conseguenti riflessi negativi nel settore metalmeccanico e dei servizi”.

Questo accade in un’area del Mediterraneo che oggi, con il “Piano Mattei” e i progetti di collegamento per il trasporto dell’energia dall’Africa all’Europa, è diventata uno snodo geografico fondamentale per ogni iniziativa, soprattutto per creare un ponte per trasferire energia pulita fra le due sponde del “mare nostrum”.

“Le decisioni devono tradursi in iniziative e provvedimenti”

“Le aziende del polo industriale di Siracusa, con le loro competenze, professionalità, esperienza nel settore energetico potrebbero e dovrebbero essere attrici protagoniste di questa transizione e di questa nuova visione delle relazioni internazionali”. Confidiamo che le nostre aziende riescano ad assumere questo ruolo e a svolgerlo con successo; ma l’orizzonte non è chiaro. Oggi ci sono a rischio migliaia di posti di lavoro diretti e dell’indotto: occorre essere tempestivi affinché’ il tessuto imprenditoriale e sociale resti in vita”.

“La roadmap indicata dal Ministro Urso per arrivare entro la metà di marzo a un “tavolo di sistema” è un elemento positivo e confidiamo nel suo noto “decisionismo” affinché si assumano scelte operative con celerità. Le decisioni annunciate: cambiare le politiche industriali e l’impostazione europea del green deal   – conclude  Maria Pia Prestigiacomo – devono tradursi in iniziative e provvedimenti  ”celeri e mirati”, altrimenti rischiano di restare belle intenzioni, destinate a scontrarsi con un pericolo, concretissimo, di deindustrializzazione, perdita di posti di lavoro e tensioni sociali. Attendiamo fiduciosi, dunque, di  vedere progetti chiari, tempistiche stringenti, prospettive convincenti: il mondo delle imprese è pronto per questa sfida”.