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Ponte Mela, l’eterna opera incompiuta nel Messinese: “Situazione assurda”

Ponte Mela, l’eterna opera incompiuta nel Messinese: “Situazione assurda”
Bretella Ponte Mela

Si procede tra aperture, chiusure e slittamenti. Gli ultimi risvolti su una situazione che sembra non volersi sbloccare.

Dal 2021 a oggi sul Lungomare di Ponente che collega i comuni di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto continua a ripetersi la stessa storia: i lavori di costruzione del Ponte Mela vanno a rilento e la bretella sostitutiva continua ad essere chiusa e riaperta a seconda delle stagioni. Durante il periodo estivo si punta per l’apertura per agevolare lavoratori e commercianti, in inverno le forti mareggiate e il maltempo spazzano via l’intero percorso alternativo.

Così dal 2021, anno in cui sono iniziati i lavori, ad oggi ci ritroviamo ad assistere a episodi che sono ormai una sorta di “tradizione”. Coloro che però alla fine ci rimettono davvero sono i cittadini che per lavoro si spostano da Milazzo a Barcellona e viceversa. Questi ultimi sono costretti a percorrere la Strada Statale 113, che oltre ad essere più lunga prevede anche il pagamento del casello.

Ponte Mela, l’incompiuta del Messinese: il clima è rovente

Come se non bastasse le recenti notizie riguardanti il probabile slittamento dell’apertura del nuovo ponte hanno provocato delle vibranti proteste da parte dei cittadini e dei consiglieri comunali di Milazzo e Barcellona. Allo stato attuale le travi per l’impalcato non hanno una data certa d’arrivo. La consegna dell’opera è stata prevista per il prossimo 20 dicembre, ma le probabilità che tale data non venga rispettata sono molto alte.

Bambaci: “Non è possibile ignorare le esigenze dei cittadini”

Sulla questione del ponte Mela, eterna incompiuta del Messinese, è intervenuta anche la consigliera comunale di Milazzo Fabiana Bambaci, che ha dato risalto a una situazione diventata ormai intollerabile: “Quello che stiamo vivendo è una situazione assurda e i disagi per coloro che devono spostarsi tra Milazzo e Barcellona sono notevolissimi. Io stessa mercoledì sera della scorsa settimana ho vissuto l’esperienza dell’ambulanza bloccata in mezzo al traffico che solo con grande difficoltà e grazie alla disponibilità di alcuni automobilisti, è riuscita a superare la fila che si era creata”, ha affermato Bambaci.

“La Città Metropolitana, il Genio Civile non possono accettare questa situazione o il maturare di continui ritardi per un’opera che doveva essere completata in tempi rapidi proprio perché strategica nel collegare la litoranea. I cittadini, giustamente sono inviperiti e non oso immaginare cosa succederà tra poche settimane. Non è possibile ignorare esigenze dei cittadini, dei lavoratori (tanti pendolari), dei commercianti e dei semplici avventori. Se chi è capo delle autorità provinciali crede di poter fare i conti senza le comunità del territorio, si sbaglia di grosso”.

La lettera di Midili e Calabrò al Genio Civile

In questo clima di frustrazione, disagi e sofferenza i sindaci di Milazzo e Barcellona Pippo Midili e Pinuccio Calabrò hanno inviato una lettera indirizzata al sindaco della Città Metropolitana di Messina, ente proprietario della struttura viaria; e all’ingegnere capo dell’ufficio del Genio civile di Messina, responsabile unico del procedimento, per sollecitare la conclusione dei lavori.

I due sindaci nella nota hanno spiegato che Milazzo e Barcellona si trovano ad affrontare un disagio che “da troppo tempo attanaglia residenti e pendolari. I lavori di consolidamento e ricostruzione del ponte Mela, che collega Barcellona e Milazzo attraverso la strada provinciale S.P. 75/b, continuano a essere un tormento per chi vive e lavora in questa zona. Nonostante i lavori siano iniziati nel dicembre 2021, la loro ultimazione appare ancora un miraggio, con date di completamento che slittano in avanti, da settembre a dicembre 2024, fino a oggi, quando l’orizzonte temporale risulta addirittura imprecisato. Di fronte a questa situazione, il sindaco ha deciso di farsi portavoce delle istanze della comunità”.

Nella lettera Midili e Calabrò hanno sottolineato che i disagi siano divenuti insostenibili: “L’attenzione che la comunità ha rivolto alla vicenda in questi mesi, le vibrate proteste dei cittadini e degli imprenditori, in special modo, restituiscono con immediatezza la dimensione del ruolo di assoluta pregnanza che la strada litoranea Sp 75/b esercita nei confronti della mobilità comprensoriale”. Non è un caso che i Comuni di Barcellona e di Milazzo abbiano insistito per creare una viabilità alternativa, quella “bretella” che, seppur con limiti evidenti, ha consentito un minimo di scorrimento veicolare lungo l’arteria in questione.

Tuttavia, come evidenziato da Calabrò e Midili, questa soluzione provvisoria è stata recentemente dismessa per consentire la realizzazione di una rampa di accesso all’area occupata dalla bretella stessa. Di fatto, questa decisione ha nuovamente isolato la zona e aggravato ulteriormente la situazione. La chiusura prolungata ha avuto effetti drammatici sulla vita quotidiana della comunità locale. Le famiglie, gli imprenditori e i lavoratori sono costretti a percorsi alternativi più lunghi e meno agevoli, con un impatto diretto su tempi e costi di spostamento.

Ancora più grave è la situazione per chi necessita di un rapido accesso ai servizi sanitari: pazienti, ambulanze e persino i vigili del fuoco si trovano a dover fronteggiare tempi di percorrenza aumentati in situazioni di emergenza. Gli imprenditori locali, intanto, vedono i propri ricavi erosi dall’impossibilità di garantire una logistica efficace.

L’incompiuta del Ponte Mela, la risposta del Genio Civile

Dopo il sollecito del sindaco Calabrò l’ingegnere capo del Genio Civile, Santi Trovato, ha risposto alla lettera lasciando intendere che c’è la possibilità di aprire la bretella in giorni alterni per alleggerire il traffico sulla SS 113, che oggi è la strada maggiormente percorsa da coloro che quotidianamente viaggiano tra Milazzo e Barcellona: “Lo scrivente Ufficio – si legge nella lettera – valuterà la possibilità, alla luce del programma di varo delle travi per la ricostruzione dell’impalcato del ponte sul torrente Mela, dell’apertura a giorni alterni della bretella, onerando codesti Comuni ad affidare il controllo degli accessi a soggetto in possesso dei requisiti generali e delle competenze necessarie, attestando l’idoneità della segnaletica stradale orizzontale e verticale e le condizioni di transitabilità in relazione alle previste limitazioni”.

La decisione di una apertura a giorni alterni rappresenta una notizia positiva per viaggiatori e commercianti, ma dopo più di tre anni è anche un segnale poco confortante in merito ai tempi di completamento dei lavori sul ponte Mela. La consegna delle travi si sta rivelando un processo più lungo del previsto, così come ribadito dallo stesso ingegnere Trovato: “Per la realizzazione della bretella è stato necessario richiedere l’autorizzazione all’Autorità di Bacino della Regione – ha affermato -. Per portare le travi di impalcato, aventi lunghezza pari a 22,65 metri, è stato necessario avere un livello stradale pianeggiante, e pertanto con Ordine di Servizio del 23 ottobre 2024 si è dovuta dismettere la bretella per consentire agli autotreni di portare le travi in cantiere in sicurezza”.

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