Ponte Mela, storia infinita tra disagi e incertezze - QdS

Ponte Mela, storia infinita tra disagi e incertezze

redazione

Ponte Mela, storia infinita tra disagi e incertezze

Stefano Scibilia  |
martedì 11 Luglio 2023

La struttura che collega Milazzo a Barcellona Pozzo di Gotto è chiusa dallo scorso 29 aprile per questioni di sicurezza, ma da allora le tempistiche previste per i lavori non sono state rispettate

MESSINA – Da oltre due mesi la vicenda legata al Ponte Mela, che collega Milazzo a Barcellona Pozzo di Gotto, è diventata oggetto di polemiche e dibattiti politici. La chiusura del tratto di strada risale allo scorso 29 aprile e da allora le soluzioni per spostarsi da un Comune all’altro sono due: la prima è la Statale 113, la seconda la tratta autostradale Milazzo-Barcellona, senza il pagamento del casello per concessione del ministero in virtù dell’attuale situazione di emergenza.

Il motivo della chiusura del ponte in entrambi i sensi di marcia era dovuto alle scarse condizioni di sicurezza in cui quest’ultimo versava, con conseguente pericolo di crollo, ma nonostante oggi siano passati più di due mesi, le tempistiche iniziali previste per i lavori non sono state rispettate. Si era parlato dell’avvio degli interventi di realizzazione del tanto atteso bypass di emergenza a partire dal 28 giugno per consentire la viabilità alternativa, ma tutto ciò non è stato possibile per la mancata consegna dei “tubi Armco” su cui doveva scorrere la pista di emergenza.

Il progetto realizzato dal Genio civile di Messina ha un valore di cinque milioni, mentre la ditta appaltatrice è l’impresa Z. Costruzioni Srl di Aragona, in provincia di Agrigento. La parola data dal produttore, che aveva garantito all’impresa committente una consegna anticipata al 28 giugno scorso, non è stata però mantenuta. “La Città metropolitana di Messina – ha affermato al Quotidiano di Sicilia il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Pinuccio Calabrò – il Genio civile e la stazione appaltatrice hanno una responsabilità diretta su questa vicenda. Noi siamo le parti offese che cercano di capire qualcosa. Io ho inviato due lettere al prefetto il 5 e il 16 giugno. Purtroppo non posso avere altro ruolo in questa situazione se non quello di sollecitare sempre e insistentemente l’inizio dei lavori e l’ho fatto con queste due lettere di diffida nei confronti della stazione appaltante e della Città Metropolitana”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Milazzo Pippo Midili, che ha definito la vicenda come “vergognosa”, facendo appello alla Magistratura per fare in modo di individuare a chi appartengono le responsabilità: “Abbiamo esposto la situazione al Genio civile e pensiamo che sia impossibile che i cittadini debbano continuare ad affrontare questi disagi”.

Il deputato di Fratelli d’Italia all’Ars Pino Galluzzo, dopo le numerose sollecitazioni ha invece attribuito le responsabilità sulla questione Ponte Mela alle amministrazioni precedenti: “Ricordo a tutti che mi sono dovuto sostituire agli errori progettuali delle precedenti Amministrazioni. Come ogni cittadino, anch’io attendo la consegna dei materiali. Un deputato regionale non ha influenza sulle industrie metalmeccaniche. In quelle che sono le mie funzioni ho fatto tutto quello che potevo fare. Ho assistito negli anni precedenti a numerose pagliacciate e tentativi di mettere il cappello su diversi finanziamenti”.

Per il momento l’unica certezza è che dopo oltre settanta giorni la promessa della consegna dei “tubi Armco” non è stata mantenuta. Martedì 4 luglio è scaduto il termine previsto dal contratto per la consegna delle condotte portanti in acciaio e ancora non vi è alcuna certezza sulla data di consegna della fornitura da parte dell’acciaieria scelta dalla ditta, che con lentezza sta eseguendo i lavori di consolidamento dei piloni rovinati. Proprio nel giorno della scadenza del contratto si è registrato il sopralluogo dei consiglieri comunali di minoranza a Milazzo, l’ex sindaco Lorenzo Italiano (Forza Italia) e Damiano Maisano (Lega), che hanno chiesto la realizzazione di un programma che non comporti ulteriori ritardi, in modo da dare risposte concrete sulla mobilità in due comuni che giocano un ruolo chiave nella provincia di Messina.

“Sulla questione Ponte Mela – ha detto Italiano al QdS – c’è un silenzio assoluto. Non c’è nessuno che dice come stanno davvero le cose nonostante le nostre sollecitazioni ed è per questo che abbiamo deciso di scrivere alla committenza per capire le procedure e i tempi, dato che ancora non è stato reso noto nulla. Le certezze dei politici lasciano il tempo che trovano, ci vuole sempre chi firma e chi sottoscrive gli atti per dare delle risposte vere. A oggi le politiche dei Midili e Calabrò hanno portato solamente una grande confusione, dando date e scadenze che non si verificano mai. In questo modo quelle che sono le vere esigenze della comunità non vengono mai portate avanti”.

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