Sanità a Milazzo: botta e risposta Magistri-Midili - QdS

Sanità a Milazzo: botta e risposta Magistri-Midili

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Sanità a Milazzo: botta e risposta Magistri-Midili

Stefano Scibilia  |
martedì 23 Gennaio 2024

L’ex assessore ha lanciato l’allarme sul possibile trasferimento di alcuni servizi, tra cui il Centro vaccinazioni. Secca la smentita da parte dell’Amministrazione: “Situazione alquanto improbabile”

MILAZZO (ME) – Dopo lo spostamento del reparto di Neuropsichiatria infantile dall’ospedale Fogliani di Milazzo a Giammoro e il rischio chiusura del reparto di Ortopedia è scattato un nuovo allarme nel settore della sanità del territorio.

L’ex assessore ai Servizi sociali Simone Magistri, prossimo al passaggio nel movimento Sud chiama Nord, ha parlato anche del possibile trasferimento dell’Ufficio di igiene mentale con annesso Centro vaccinazioni: “Sembrerebbe – ha affermato – che l’Asp di Messina, nel silenzio e nell’inerzia pressoché totale dell’Amministrazione comunale di Milazzo, stia per disporre il trasferimento a stretto giro presso i comuni di Valdina e Spadafora del locale Ufficio igiene con annesso Centro vaccinazioni per la necessità di allocare nei locali attualmente occupati dallo stesso Ufficio igiene gli uffici amministrativi del Distretto sanitario di via Impallomeni, interessati da lavori di ristrutturazione”.

Milazzo rischia di perdere anche il locale Centro vaccinazioni

“Dopo la Neuropsichiatria infantile trasferita a tempo indefinito a Giammoro – ha aggiunto – e il Commissariato di Polizia prossimo al trasferimento nel comune di San Filippo del Mela, Milazzo rischia concretamente di perdere anche il locale Centro vaccinazioni con gravissimi disagi per le famiglie milazzesi e non solo, costrette a breve a dover raggiungere i locali Asp siti nei comuni di Valdina e Spadafora. Una vera e propria follia se si pensa alle tante famiglie, tra cui cittadini extracomunitari residenti a Milazzo, sprovviste di un proprio mezzo di trasporto e dunque di fatto impossibilitate a raggiungere i nuovi locali”.

“Ancora una volta – ha concluso – dopo le ormai note vicende dell’ospedale di Milazzo, sempre più al collasso, a esser sacrificato nell’immobilismo totale delle istituzioni locali, è il fondamentale diritto alla salute dei cittadini milazzesi, di fatto ormai costretti a migrare altrove per ottenere le più elementari prestazioni sanitarie, quali le vaccinazioni”.

Il sindaco Pippo Midili ha smentito lo spostamento

Intercettato dal QdS il sindaco Pippo Midili ha smentito l’ipotesi di spostamento del Centro vaccinazioni: “Per il momento l’Asp non mi ha comunicato nessun tipo di trasferimento. Per quanto mi riguarda loro mi hanno chiesto solo ed esclusivamente la disponibilità di alcuni locali che abbiamo messo già a disposizione. Io non credo che l’Asp abbia intenzione di spostare il Centro di vaccinazioni e per questo dico che è molto probabile che tutto rimanga qui a Milazzo, perché l’Amministrazione, anche senza il bisogno dell’assessore Magistri e di qualsiasi altra persona, si interfaccia con le istituzioni molto più di quanto gli altri possano ipotizzare”.

“Noi – ha aggiunto il primo cittadino – facciamo un altro mestiere, ci dedichiamo ai fatti e non alle chiacchiere. Io non sono il dirigente dell’Asp, ma faccio il sindaco della città. Mi sono state richieste circa due mesi fa delle disponibilità, ma oltre questo nessuno mi ha mai parlato di un trasferimento. L’Asp non dipende dal comune di Milazzo. Noi abbiamo delle priorità che riguardano solamente i nostri cittadini e non le altre aziende pubbliche. Se l’Asp in qualità di ente pubblico chiede la disponibilità del Comune per una collaborazione, l’Amministrazione ha la facoltà di dargliela e questo è già stato fatto. Parlare di un trasferimento mi sembra alquanto improbabile”.

Successivamente Midili ha ribadito l’importanza di sfruttare i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la realizzazione del nuovo Centro turistico, che andrà di fatto a sostituire il Commissariato di Polizia: “Il prefetto e il questore hanno stabilito di spostare parte degli uffici a San Filippo e l’unica cosa che so è che devono andare via, perché noi abbiamo già i lavori in corso e un finanziamento di due milioni e mezzo di euro già erogato”.

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