Con il via libera della Corte dei conti, atteso entro il prossimo novembre, potrà essere messa in moto anche la macchina del piano espropri che coinvolgerà, oltre la Calabria, Messina e la provincia tirrenica peloritana. Questo il calendario dettato da Pietro Ciucci, in visita informale al Comune per incontrare il vicesindaco Salvatore Mondello e fare il punto della situazione sui prossimi step progettuali per il ponte sullo Stretto.
“Io non do scadenze alla Corte dei conti perché deve svolgere un’attività importante, una verifica di legittimità. Diciamo che ci aspettiamo novità già a ottobre. Ma nessuna scadenza, perché le procedure delle infrastrutture in Italia sono molto articolate. Quelle del ponte ancora di più”, spiega il numero uno della Stretto di Messina.
Ponte sullo Stretto, il calendario con i prossimi step
Un colloquio breve ma denso di contenuti quello fra Ciucci e Mondello. Circa trenta minuti in cui sono stati messi a fuoco i passaggi decisivi alla vigilia del parere della Corte dei conti sulla delibera del Cipess, tappa che potrà sbloccare l’avvio dei cantieri previsti per le opere preliminari e per quelle compensative richieste dal Comune.
Massimo impegno contro le infiltrazioni criminali
Prima di Mondello, Ciucci ha anche incontrato la prefetta Cosima Di Stani e i vertici di Polizia e Carabinieri. Al centro del confronto, spiega Ciucci, le misure per prevenire tentativi di infiltrazione criminale.
“Condividiamo con il Governo e con i ministri competenti l’attenzione perché l’opera vada difesa da ogni tentativo di infiltrazione”, ha detto, ricordando che grandi flussi finanziari richiedono strumenti e procedure robuste di controllo. Il protocollo di legalità, ha aggiunto, sarà sottoscritto subito dopo il parere della Corte dei conti, come previsto dalla normativa. Non si tratta di un semplice adempimento burocratico: è un requisito ritenuto cruciale per garantire trasparenza e sicurezza nelle fasi di gara e appalto.
La road map
Sul fronte locale, Mondello ha tracciato una road map delle tappe salienti. Si comincerà con le cosiddette opere “anticipate” — interventi a servizio del territorio pensati per qualificare l’area — prima di passare agli altri step previsti. “È un’opera complessa — ha osservato il vicesindaco — sottovalutarla sarebbe da incoscienti: i livelli sui quali ragionare sono molti. Fra questi, l’importanza di una regia unica”. Un passaggio, quest’ultimo, sul quale già il sindaco Basile aveva insistito nei precedenti incontri per evitare che la città possa subire “delle decisioni calate dall’alto”.
Fra i nodi pratici restano quello legato agli espropri e alla gestione dei cantieri per il ponte, temi che il Comune e la società pubblica dovranno governare insieme per evitare ritardi e contenziosi. L’incontro di oggi conferma la volontà di camminare con le istituzioni: un approccio che punta a conciliare tempi tecnici, tutele legali e controllo sociale, in vista di una fase operativa che potrebbe cominciare non appena arriveranno i necessari nulla osta.
Nel frattempo, come anticipato dal QdS, è ancora in corso in Commissione ambiente a Bruxelles, la verifica della documentazione prodotta dalla Stretto di Messina e per la quale la società – facendo riferimento alla procedura Iropi – si dice “tranquilla”.
Il progetto prenderà il via “dalle opere anticipate, quelle al servizio del territorio. I livelli sui quali bisogna ragionare sono apparecchi: la viabilità, la protezione civile, l’approvvigionamento idrico”, ha sottolineato il vicesindaco Mondello.
“È evidente che ci saranno dei disagi perché ci saranno. È necessario che tutto ciò sia governato in maniera precisa e puntuale – ha concluso Mondello – che ci sia una regia unica che possa definire tutte le azioni atte a minimizzare le criticità che indubbiamente ci saranno per i messinesi”.
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