Precari Covid Sicilia, emendamento nella legge di stabilità regionale - QdS

Precari Covid in Sicilia, emendamento nella Legge di stabilità regionale per 3mila lavoratori

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Precari Covid in Sicilia, emendamento nella Legge di stabilità regionale per 3mila lavoratori

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mercoledì 25 Maggio 2022

Ecco le misure previste per precari sanitari, amministrativi e tecnici, in attività nel periodo dell'emergenza Covid in Sicilia.

Novità per i precari Covid in Sicilia: nella legge di stabilità regionale, recentemente approvata dall’Ars (Assemblea Regionale Siciliana), è presente un emendamento con una norma a favore di oltre 3mila lavoratori del sistema sanitario. Si tratta di precari sanitari, amministrativi e tecnici, che hanno prestato servizio nel periodo dell’emergenza sanitaria

“Siamo soddisfatti che il nostro appello sia stato accolto dall’Assemblea regionale siciliana e che, nella Legge di stabilità regionale, sia stato inserito un emendamento a favore dei numerosi precari sanitari, amministrativi e tecnici, che hanno operato durante il periodo di emergenza Covid-19 e che stanno continuando a lavorare in proroga (con scadenze differenti) all’interno di Aziende sanitarie e ospedaliere”. Questo il commento di UGL Salute Sicilia di fronte alla notizia dell’emendamento previsto per i precari siciliani.

Precari Covid-19 in Sicilia: le novità

La Federazione regionale UGL Salute Sicilia saluta con piacere l’approvazione della norma. Questo emendamento a favore dei precari Covid 19 consentirà a quasi 3 mila lavoratori del comparto amministrativo e tecnico l’accesso a delle procedure finalizzate all’assunzione a tempo indeterminato (regolamentato da requisiti specifici e, soprattutto, in deroga alle capienze e in cui vi sia spazio per tutti).

Si andrebbe a evitare così una doppia velocità di immissione in ruolo tra il personale sanitario, che secondo la Legge nazionale può essere già stabilizzato in automatico, e il resto delle categorie.

Le dichiarazioni di UGL Salute Sicilia

“Diamo atto all’intero Parlamento regionale che ha votato a favore l’emendamento proposto e per l’attenzione che ha rivolto a questi dipendenti (molti dei quali si sono di recente costituiti ufficialmente in Comitato, per rivendicare i legittimi diritti della categoria)”. Con queste parole il segretario regionale di UGL Salute Carmelo Urzi e l’aggiunto Raffaele Lanteri esprimono soddisfazione per il risultato ottenuto.

Discutendo di precari Covid in Sicilia e possibili soluzioni ai problemi che li riguardano, i segretari aggiungono: “Rimane solo un piccolo ulteriore passo da fare: prevedere nei bandi di concorso che la formula dei 18 mesi, svolti in ambito strettamente sanitario, sia requisito per partecipare alla selezione. In alternativa, si può stabilire una forma di riconoscimento uguale per tutti in termini di punteggio aggiuntivo da andarsi a sommare alla soglia minima prevista dei 18 mesi di servizio”.

“Ribadiamo pertanto l’impellenza di avere una cabina di regia a livello nazionale per garantire parametri uniformi per tutti. Rinnoviamo, infine, l’appello alle Aziende sanitarie e ospedaliere affinché, nell’impostazione delle proroghe e dei bandi, si tenga conto delle Circolari dell’Assessorato regionale della Salute del 22 e del 31 marzo 2022. Questo permetterebbe di avere gli stessi criteri di prosecuzione del servizio e di concorso uguali in tutto il territorio isolano” concludono i due esponenti di UGL Salute Sicilia sul caso precari Covid.

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