Priolo, si discute di ambiente e bonifica del territorio - QdS

Priolo, si discute di ambiente e bonifica del territorio

Luigi Solarino

Priolo, si discute di ambiente e bonifica del territorio

venerdì 24 Luglio 2020

Presso la sala consiliare si è svolto un seminario sui siti di interesse nazionale in Sicilia. Fatto il punto su Sin, discariche di cenere di pirite di Thapsos e del campo sportivo ex Feudo

PRIOLO GARGALLO (SR) – Presso la sala consiliare del Comune priolese si è svolto un seminario dei geologi di Sicilia avente per tema “I siti di interesse nazionale in Sicilia. Un percorso di bonifiche, innovazione e di risanamento ambientale”.

Presenti l’assessore regionale all’Energia e Servizi di Pubblica Utilità, Alberto Pierobon, il Commissario Straordinario per le bonifiche delle discariche abusive, Giuseppe Vadalà, il responsabile delle bonifiche di Arpa Sicilia, Marcello Farina, ed il sindaco di Priolo, Giuseppe Gianni. Si è ampiamente parlato della situazione del Sin di Priolo e delle discariche di cenere di pirite di provenienza industriale di Thapsos e del campo sportivo ex Feudo.

L’assessore Pierobon ha dichiarato: “Il territorio di Priolo è oggetto di una serie di iniziative per le quali sarà necessario rimodulare i fondi, per trovare nuove risorse. Siamo al fianco del Comune per sostenere le azioni intraprese e c’è la volontà del Governo regionale di intervenire per difendere un’area che presenta varie criticità. Con gli uffici del dipartimento che si occupano di bonifiche stiamo portando avanti tutti i passaggi necessari. Ritengo che per raggiungere l’obiettivo bisogna coltivare delle sinergie tra Sicilia, Roma, Ministero, Commissario nazionale per le bonifiche, Ispra e altri soggetti. L’intesa istituzionale viene prima di tutto. Da questa stretta collaborazione conseguono quelle azioni concrete, operative, che rappresentano la soluzione ai problemi storici del territorio”.

Il Commissario Vadalà ha affermato: “Un incontro davvero costruttivo dal quale è emersa la volontà di fare sistema per lavorare sull’inquinamento e sulle bonifiche”.

Marcello Farina di Arpa Sicilia ha detto: “Gli interventi in aree pubbliche attualmente rimasti in sospeso sono l’eredità di 3 accordi di programma, del 2005, 2008 e 2015. Riguardano in particolare tutte le aree in cui sono state depositate le ceneri di pirite. Al campo sportivo di Augusta il problema è in via di risoluzione in quanto è stato assimilato ad una discarica e rientra dunque nella giurisdizione del Commissario Nazionale per la bonifica delle discariche abusive; purtroppo a Priolo, sia a Thapsos che al campo sportivo ex Feudo, il problema negli anni non è stato risolto”.

“L’obiettivo – aggiunge Farina – è cercare di chiudere questo intervento con il nuovo accordo di programma, che dovrà essere necessariamente licenziato entro il 31 dicembre di quest’anno, con interventi sostenibili, quindi non mediante l’asportazione ma attraverso la messa in sicurezza con ricopertura delle ceneri e successivo isolamento, per evitare che qualcuno possa venire a contatto con la pirite. Questo dovrà essere l’indirizzo progettuale da applicare per chiudere definitivamente questa passività ambientale”.

Luciana Distaso del Ministero dell’Ambiente, Direzione Generale per il Risanamento, in videoconferenza, ha detto: “Il 17 luglio scorso, insieme ad Ispra, Arpa e Libero Consorzio, ci siamo incontrati per dirimere gli ostacoli tecnici, amministrativi e finanziari esistenti nel Sin di Priolo e capire su quale ipotesi lavorare. Un notevole passo avanti vista la situazione di stallo degli anni scorsi. Abbiamo 19 milioni di euro ancora da disciplinare e insieme ai soggetti interessati stiamo mettendo a punto la sottoscrizione dell’accordo di programma del Sin di Priolo, per arrivare a soluzioni concrete in tempi brevi”.

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