Fusione aeroporti Palermo - Trapani: l'interrogazione Pd - QdS

Privatizzazione e fusione degli aeroporti di Palermo e Trapani, il “Sì” condizionato del Pd

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Privatizzazione e fusione degli aeroporti di Palermo e Trapani, il “Sì” condizionato del Pd

Redazione  |
venerdì 30 Dicembre 2022

Continua il dibattito sulla privatizzazione della Gesap e sul possibile nuovo sistema aeroportuale della Sicilia occidentale con fusione degli scali di Trapani e Palermo. Pd presenta interrogazione.

Il tema della privatizzazione della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone Borsellino, e quello della potenziale fusione degli aeroporti di Palermo Punta Raisi e Vincenzo Florio di Trapani – Birgi continuano ad accendere il dibattito politico e sociale in Sicilia. I deputati regionali del Pd hanno presentato negli scorsi giorni un’interrogazione parlamentare proprio su questo tema.

L’interrogazione a risposta orale al presidente della Regione Schifani, all’assessore regionale al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo e all’assessore alle Infrastrutture, che vede come primo firmatario il deputato Dario Safina, ha come obiettivo quello di chiedere dei chiarimenti “in merito alla necessità di un accordo di sviluppo territoriale integrato” tra i due aeroporti interessati dai potenziali cambiamenti.

Per i deputati, questa interrogazione appare ancora più urgente visto l’intensificarsi dei dibattiti sulla privatizzazione della Gesap e della rete aeroportuale Palermo-Trapani-Lampedusa, soprattutto dopo l’incontro del governatore Schifani con i rappresentanti dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile).

Privatizzazione Gesap e fusione aeroporti Palermo – Trapani: l’interrogazione Pd

Di base, il Partito Democratico – si legge in una nota diffusa da Safina – “ha espresso parere favorevole circa l’accorpamento in sinergia degli scali aeroportuali di Punta Raisi e Birgi ma questa eventualità non può non passare dalla garanzia, da parte della Regione (che su Airgest, di cui è socio quasi unico, ha investito parecchi milioni di euro), di un percorso anche economico che miri a rendere proficui i due aeroporti anche attraverso un rinforzo della mobilità su gomma (possibilmente andando verso la liberalizzazione del servizio di trasporto extraurbano) o su rotaia che li renda pienamente operativi in maniera complementare”.

Nella nota, si legge: “Va considerato che lo scalo aeroportuale Vincenzo Florio di Trapani costituisce uno snodo alternativo al transito verso la Sicilia occidentale e a quello in transito dal bacino nord-africano verso il nord Europa, garantendo in tal senso quella competitività strutturale necessaria a una realtà territoriale che diventa sempre più strategica all’interno del bacino del Mediterraneo”.

Ok alla revisione del sistema, ma con garanzie

C’è il favore dei Dem sul fronte della revisione del sistema dei trasporti aeroportuali in Sicilia occidentale. Tutto ciò, però, secondo i parlamentari del Pd andrebbe accompagnato a un percorso di crescita economica e di autorevolezza. L’obiettivo è che – con la fusione degli aeroporti di Trapani e Palermo – lo scalo di Birgi si trasformi in un “mero Hub a supporto dello scalo palermitano”.

Solo così l’aeroporto di Trapani potrebbe mantenere un ruolo primario e favorire la crescita economica e turistica della Sicilia.

Fusione aeroporti Palermo – Trapani e privatizzazione, le domande del Pd

Nell’interrogazione parlamentare del Pd sulla fusione dei due aeroporti e sulla privatizzazione Gesap si leggono le seguenti domande:

  • Quali iniziative si intende adottare per garantire una politica di sviluppo attraverso una programmazione integrata degli investimenti infrastrutturali per il potenziamento dei servizi e dei mezzi di collegamento negli scali aeroportuali di Trapani e Palermo?
  • Il Governo regionale intende arrivare alla promozione di una società di gestione unica degli scali aeroportuali della Sicilia occidentale, “con il connesso impegno della Regione di farsi da garante per la promozione dell’investimento proposto e a condizione che lo scalo aeroportuale Vincenzo Florio venga rilanciato al fine di favorire un processo di crescita economico-sociale del territorio trapanese”?
  • Che provvedimenti intendano assumere, in termini di impegno finanziario regionale, per garantire l’individuazione di un proficuo piano di investimento per il risanamento della società di gestione aeroportuale trapanese?
  • Quali misure intende proporre per rilanciare l’aeroporto di Comiso “nell’ambito di una strategia complessiva e di ‘sistema’ dell’assetto aeroportuale siciliano in grado di potenziare l’area occidentale e orientale della Sicilia”?

Hanno firmato l’interrogazione i deputati regionali PD

Safina
Catanzaro
Burtone
Leanza
Barbagallo
Dipasquale
Chinnici
Cracolici
Spada
Venezia
Giambona

Lo scontro e il “no” di M5S e sindacati

Sulla fusione degli aeroporti di Palermo e Trapani e, soprattutto, sulla privatizzazione della Gesap ci sono diversi dubbi. E anche qualche no. Se, nel capoluogo regionale, il sindaco Lagalla mostra un’apertura (purché la società non venga “svenduta”), c’è un “No” deciso del M5S.

D’altra parte, anche i sindacati si ribellano alla privatizzazione. In particolare, Legea Cisal – il più presente tra i dipendenti dell’aeroporto di Palermo – ha definito il provvedimento controproducente e una vera e propria “iattura”. Il sindacato ha parlato anche di una possibilità alternativa alla (s)vendita ai privati: la quotazione in borsa della società di gestione palermitana.

Immagine di repertorio

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