Proposta sindaco di Naro, “Tamponi a chi finisce quarantena” - QdS

Proposta sindaco di Naro, “Tamponi a chi finisce quarantena”

Proposta sindaco di Naro, “Tamponi a chi finisce quarantena”

sabato 21 Marzo 2020

Un’apposita nota è stata indirizzata ai vertici della sanità locale e ai rappresentanti della Regione. “Un’efficace misura a salvaguardia dei cittadini e per la prevenzione del Covid-19”

NARO (AG) – “Potrebbe essere un’efficace misura a salvaguardia e a prevenzione della diffusione del Covid-19, quella di sottoporre a tampone faringeo tutti coloro in quali ultimano il periodo di quarantena fiduciaria”. Lo ha scritto il sindaco Maria Grazia Brandara in una nota indirizzata ai direttori sanitari dell’ospedale di Canicattì e dell’Asp di Agrigento, all’assessore regionale alla Salute e al Presidente della Regione. Per conoscenza, sono stati informati anche i sindaci di tutti i Comuni del Distretto socio-sanitario di Canicattì.

Com’è noto, le Ordinanze presidenziali dell’8 marzo scorso hanno imposto (a tutte le persone che provengono dalle zone indicate nelle ordinanze medesime) l’obbligo dell’isolamento fiduciario per 15 giorni, senza contatti sociali, con divieto di spostamento e di viaggi, e rimanendo raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza presso il proprio domicilio. A tale obbligo si accompagna la relativa comunicazione, da parte degli interessati, da effettuare al sindaco del Comune di residenza, al Dipartimento prevenzione Asp di competenza e al proprio medico di medicina generale.

“Non occorrerebbe una spesa eccessiva – hanno sottolineato dal Comune – per sottoporre a tampone, al termine della quarantena fiduciaria negli otto Comuni del Distretto socio-sanitario, queste persone e i loro familiari. E il tampone sarebbe importante perché l’eventuale positività al virus Covid-19 consentirebbe di far proseguire lo stato di isolamento (che altrimenti cesserebbe) o comunque consentirebbe di adottare altre misure necessarie”.

“Nella nota inviata – ha concluso il sindaco Brandara – ho chiesto di organizzare il sistema sanitario locale in modo da far scattare automaticamente l’obbligo di tampone sia per coloro i quali ultimano il periodo di isolamento sia per i loro familiari conviventi. Inoltre, ho chiesto che questo servizio possa essere attivato, immediatamente e a titolo sperimentale, onde verificarne la sostenibilità e l’utilità socio-sanitaria, nel presidio ospedaliero di Canicattì e nei confronti delle persone collocate in quarantena nei Comuni del Distretto socio-sanitario”.

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