Protesta dei trattori e resistenza - QdS

Trattori e resistenza

Trattori e resistenza

Giovanni Pizzo  |
sabato 03 Febbraio 2024

Alla fine la protesta è arrivata anche a Roma, a due passi dal Governo, ed è diversa da quella nata in Francia o in Germania: il commento.

Alla fine il trattore arrivò a Roma. Meno compatto, meno ribelle, meno gallo-germanico, più latino. I trattori italiani e il mondo primario, antico, ancestrale che gli sta dietro a volte non ha nemmeno la benzina per le marce di protesta, soprattutto al Sud. Quello che colpisce dai video europei è la differenza di omogeneità.

I trattori francesi e tedeschi sembrano quasi tutti uguali, a volte dello stesso colore, come delle squadre di calcio, Paris Saint Germain o Bayern Monaco, sono lucidi e fiammanti. Quelli italiani sono tutti diversi, di anzianità differente, poco lucidi e non certo brillanti. L’agricoltura italiana è disomogenea, ricca a volte al Nord e povera e scalinata, se no non ci sarebbe l’esercito di forestali assistiti, al Sud.

In Francia e Germania han ceduto alla protesta dei governi liberal socialisti, in Italia uno di destra. Perché la lotta dei trattori non è ideologica, o almeno ha altre basi. È la lotta del Glocal contro il Global, del cibo fondato sul lavoro delle famiglie contro quello delle schiavitù o delle multinazionali. Un mondo arcaico con temi, valori, resistenze in alcuni casi e un mondo governato da logiche finanziarie e di sfruttamento. Sia che questo sfruttamento sia capitalista o comunista, come ci ha insegnato lo sterminio di 20 milioni di contadini russi da parte di Stalin. E la lotta dell’uomo, la sua resistenza, a volte dove c’è più soddisfazione resilienza, contro un Ordine mondiale che vuole cambiare la sua vita e il suo ecosistema. L’arma del nuovo Ordine sarà il cambiamento climatico, che terrorizzerà gli agricoltori europei come ha già fatto in altri continenti. Lì la tensione tra governi e mondo primario non sarà più sull’aumento dei costi o delle tasse, ma sul crollo dei ricavi. L’Europa? Non ci ha capito una vanga.

Così è se vi pare.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017