Anche la Sicilia ha intrapreso il percorso per l’istituzione della figura dello “psicologo di base”. Ne abbiamo parlato con il presidente dell'Ordine degli psicologi Gaetana D'Agostino
Nei giorni scorsi anche la Sicilia, dopo la Campania, ha intrapreso il percorso per l’istituzione della figura dello “psicologo di base”. Il progetto è stato incardinato nel corso di un’audizione in commissione Salute all’Ars, a cui ha partecipato Gaetana D’Agostino, presidente Ordine degli psicologi della Regione Siciliana.
Il Qds.it l’ha intervistata per capire quale potrebbe essere l’utilità di una simile misura, anche alla luce delle difficoltà del servizio pubblico e della recente e discussa cancellazione del bonus psicologo.
“L’ordine degli psicologi delle regione siciliana, racconta D’Agostino, è stato audito, lo scorso 26 gennaio, in VI Commissione, Salute, Servizi Sociali e Sanitari all’ARS perché è in discussione il disegno di legge per l’istituzione del servizio di Psicologia si base.
Come nasce l’idea dell’istituzione dello psicologo di base
Tale proposta nasce dalla sintesi delle proposte giunte dai diversi schieramenti politici, col comune intento di approvare un servizio di prossimità per tutti i cittadini”. La palla, adesso, passa alla politica e all’aula di Sala d’Ercole, chiamata a concretizzare questa importante proposta: “Si spera di arrivare all’approvazione in aula in tempi stretti, anche se ad oggi non si può dare una tempistica precisa”.
Quella dello psicologo di base, d’altra parte, potrebbe essere una misura fondamentale per risolvere limiti e criticità del servizio pubblico, già evidenziati dalla dottoressa D’Agostino ai nostri microfoni: “Con l’istituzione di un Servizio di Psicologia di base finalmente la cura psicologica non sarebbe più un privilegio. Ad oggi, precisa il presidente degli psicologi siciliani, il sistema sanitario regionale è in sofferenza e non riesce a prendere in carico tutte le richieste provenienti dal territorio, per questo, molti cittadini sono costretti a rivolgersi al privato, sostenendo i costi delle relative terapie. Questo crea un’inevitabile disparità che una società civile non può e deve permette. In questa direzione l’istituzione del servizio di psicologia di base andrebbe a colmare questo vuoto, assicurando un primo livello di cura accessibile a tutti in modo gratuito che possa contenere il disagio, costituendo un filtro sia per i livelli secondari di cure che per il pronto soccorso”.
L’esempio della Campania
Dal meridione d’Italia, grazie alle iniziative intraprese in due importanti regioni e agli auspicabili benefici ad esse conseguenti, potrebbe nascere un percorso virtuoso per tutto il paese. Come spiega D’Agostino, infatti: “Ad oggi non esiste una legge Nazionale sullo Psicologo di base, anche se c’è una proposta di legge in parlamento. In attesa che diventi legge nazionale le regioni stanno cercando di procedere in autonomia per fornire il servizio ai cittadini. Siamo fiduciosi che anche in Sicilia, dopo la Campania, questa Legge possa diventare realtà, sarebbe un passo importante verso l’intera cittadinanza”.
Vittorio Sangiorgi