Home » Sicilia » Pulizie ospedali, l’en plein di Dussmann nei lotti regionali. Pd: “Governo faccia attenzione su sanità”

Pulizie ospedali, l’en plein di Dussmann nei lotti regionali. Pd: “Governo faccia attenzione su sanità”

Pulizie ospedali, l’en plein di Dussmann nei lotti regionali. Pd: “Governo faccia attenzione su sanità”
ospedale sanita

L’approfondimento sul maxi appalto da 227 milioni di euro per le pulizie negli ospedali siciliani: l’azienda Dussmann domina e il Pd s’interroga

Una storia che potrebbe chiudersi quasi otto anni dopo essere iniziata, e soprattutto dopo uno degli scandali che maggiormente hanno scosso la Regione nell’ultimo decennio. È il maxi-appalto da oltre 227 milioni di euro per la pulizia nelle strutture sanitarie. Una vicenda dai mille rivoli, dove è difficile districarsi, se si considera che ha portato ad arresti – su tutti quello dell’ex manager Fabio Damiani –, ammissioni, collaborazioni con la giustizia, scoperte di faccendieri e poi anche a ricorsi alla giustizia amministrativa, con i conseguenti annullamenti in autotutela e le immancabili revoche. Un caos che ha avuto come principale conseguenza l’avere trasformato la gestione della pulizia nei nosocomi dell’isola in un settore che da anni va avanti in una sorta di regime straordinario, tra proroghe e attese. Un passo verso l’individuazione di quali imprese dovranno operare garantendosi una commessa di durata almeno quadriennale sembra essere stato compiuto ieri. Tuttavia, in questo caso più di altri, l’utilizzo dei condizionali è necessario. Nel frattempo, all’Ars è stata depositata una interrogazione per chiedere al governo di tenere gli occhi aperti su un settore tra i più sensibili.

En plein: dieci su dieci

Nella giornata di ieri, la commissione – nella nuova composizione scaturita dallo scandalo Sorella Sanità, esploso nel 2020 mentre anche la Sicilia faceva i conti con il Covid-19 – ha ufficializzato i risultati delle valutazioni delle offerte presentate per i dieci lotti in cui sono state suddivise le aziende sanitarie regionali. Ciò che ne è venuto fuori, come verificato dal Quotidiano di Sicilia, è un vero e proprio en plein: a piazzarsi prima in graduatoria è stata sempre la Dussmann Service. La società, che ha la sede legale a Milano ed è tra le più note nel settore delle pulizie, ha ottenuto il massimo punteggio – cento punti – in sette lotti, mentre negli altri ci si è avvicinata di molto. Questione di pochi decimali. La vittoria è frutto del complesso di valutazioni che hanno riguardato sia l’offerta economica che quella di natura tecnica-organizzativa. Per quanto riguarda il primo aspetto, la Dussmann Service ha presentato ribassi tra il 78,87 e l’80,07 per cento. “La commissione comunica che tutte le risultanze saranno trasmesse al Rup (responsabile unico del progetto) per la verifica delle eventuali anomalie dell’offerta e per i successivi adempimenti di competenza”, si legge nel verbale siglato ieri alle ore 13 dai membri della commissione.

Verifica dell’anomalia

Scorrendo le tabelle allegate al verbale, è possibile dire che a Dussmann – così come alle altre società aggiudicatarie, dato che il bando di gara prevede per ogni operatore economico l’affidamento di un massimo di quattro lotti – verrà chiesto di presentare i giustificativi relativi all’offerta. La valutazione del possibile carattere anomalo dell’offerta scatta quando è tale da mettere in discussione la capacità di garantire una corretta esecuzione del contratto. L’alert è frutto di calcoli di natura aritmetica, poi la valutazione dei giustificativi spetta al Rup.

Le lungaggini

I mille intoppi della procedura finita al centro del processo Sorella Sanità e le tempistiche con cui l’iter di valutazione delle offerte è dovuto ripartire da capo, con la nomina di una nuova commissione, hanno portato a diverse polemiche. In alcuni casi, c’è chi, tra le imprese che ritengono essere state danneggiate, ha fatto ricorso alla giustizia amministrativa per contestare le scelte fatte dalle aziende sanitarie, a propria volta costrette da un lato ad attendere segnali dalla Centrale unica di committenza della Regione, dove la gara si è svolta, e dall’altro a cercare le soluzioni migliori per garantire il mantenimento dei servizi di pulizia all’interno di una cornice di legittimità. Tra le scelte fatte dagli enti sanitari c’è stata anche quella di aderire temporaneamente alle convenzioni Consip, che per la Sicilia hanno avuto proprio in Dussmann l’affidatario. Pur così facendo, però, non sono mancate le proteste.

L’interrogazione del Pd

All’Assemblea regionale siciliana, intanto, c’è chi chiede al governo regionale di fare attenzione. Il deputato regionale Fabio Venezia ha depositato un‘interrogazione, sottoscritta dai colleghi del proprio gruppo, per chiedere al presidente Renato Schifani e all’assessore all’Economia Alessandro Dagnino “chiarimenti puntuali sui controlli posti in essere nei confronti delle imprese aggiudicatarie, al fine di scongiurare infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nell’ambito degli appalti pubblici, con particolare riguardo al settore della sanità”. L’interrogazione, pur non facendo riferimenti a casi specifici, contiene anche un’altra precisa richiesta in merito alla necessità di “prevedere verifiche approfondite del personale assunto presso le aziende aggiudicatarie attraverso la richiesta del casellario giudiziale e dei carichi pendenti”.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI