Ben 8 dei 18 manager della sanità nominati dal governo Schifani hanno in corso procedimenti penali: ecco chi sono
Ben 8 dei 18 manager della sanità nominati dal governo Schifani hanno in corso procedimenti penali. Questo l’elenco di chi ha dichiarato di non avere procedimenti in corso: Ferdinando Croce, Salvatore Lucio Ficarra, Giuseppe Giammanco, Maurizio Letterio Lanza, Giuseppe Cucci, Giuseppe Capodieci, Daniela Faraoni, Walter Messina e Catena Di Blasi.
Tutti e 18 al momento guidano le aziende in qualità di commissari straordinari, ad eccezione di Gaetano Sirna confermato direttore generale del Policlinico di Catania fino a ottobre 2025. Tutti gli aspiranti manager hanno comunque firmato una dichiarazione nella quale affermano di non avere riportato condanne penali.
I reati contestati
Vari i reati contestati: abuso d’ufficio, omicidio colposo, concorso formale-reato continuato, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rapporto di causalità, interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, lesioni personali colpose, delitti contro il patrimonio mediante frode e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Per regolamento la commissione deve dare il parere sulle nomine entro trenta giorni, il timer scatterà dal momento in cui avrà ricevuto dal governo le risposte agli approfondimenti richiesti. La seduta si è conclusa con la richiesta di approfondimenti, fatta dal Pd ma anche da alcuni commissari di maggioranza, all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
Le richieste della commissione
Dalla commissione è arrivata la richiesta dei casellari giudiziari dei manager, le valutazioni dell’Agenas e dell’assessorato alla Salute sul raggiungimento annuale degli obiettivi; eventuali procedimenti di commissariamento nei confronti degli incaricati nel caso abbiano assunto già in passato il ruolo manageriale, i verbali della commissione d’esame e una relazione sui motivi dei due elenchi in cui furono inseriti gli aspiranti manager tra più e meno idonei. Il clima all’Ars è piuttosto teso, i tempi si allungano e, considerato il momento, non si escludono eventuali sorprese.
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