Putin ha sconfitto il Covid - QdS

Putin ha sconfitto il Covid

Pino Grimaldi

Putin ha sconfitto il Covid

sabato 05 Marzo 2022

Breaking-news per antonomasia! Dopo due anni esatti in Europa – e qualcosa di più ad Est, luogo del casato d‘origine – il “male assoluto” che avrebbe potuto distruggere l’umanità per farla ricominciare – ove senza vaccini – da capo, è scomparso dalla informazione. E se non è più oggetto dei media significa che è svanito. Ed in era di globalizzazione che ha rimbecillito tutti se nessuno ne parla è perché non esiste: lapalissiano.

Ciò a cui non è riuscita la scienza, lo ha ottenuto un autocrate, da alcuni chiamato dittatore e per giunta per molti folle, nato nel il 7 Ottobre 1952 a Leningrado, città ricca di ricordi della rivoluzione Sovietica del 1917, giorni dopo la prima bomba atomica della UK e tre settimane prima della bomba ad idrogeno Usa e, in politica la elezione di Eisenhower a Presidente Americano. Un tempo storico che ne avrebbe marcato la vita di cittadino di una Nazione vincitrice della II guerra mondiale con diritto di veto al Consiglio di sicurezza ONU,Presidente della Federazione Russa dal 2012: Vladimir Putin. Non poco.

Studioso di storia ha guardato all’ Hitler del 1939 con la Polonia e seguenti, e Mussolini del 1940 quando prima di dichiarare la guerra alla Francia, già invasa dai tedeschi, disse a Ciano “dichiariamola ed in un paio di settimane ed un pugno di caduti la vinceremo”; e non ha resistito alla tentazione (che la storia induce) di pensare che se altri non ci sono riusciti lui, più intelligente, ce l’avrebbe fatta.
Ed ecco la “operazione militare” come la ha definita, che lo ha portato ormai da dieci giorni a muovere lentamente alla “annihilation” come chiamata dalla Casa Bianca della Ucraina,boccone ghiotto avendo ben 20 impianti di reattori nucleare – totale 27.000 MW – che facevano parte della “nuclear plat”russa, perduta nel momento in cui Zelensky ha cominciato a fare l’amore con la Nato ed ora in mancanza di meglio – per la presa di distanza degli Usa – con la UE il cui Parlamento con esso collegato giorni fa – gli ha devoluto una standing ovation quando ha chiesto di volere l’Ucraina ammessa come 31° Paese Nato e 15° degli ex stati prima appartenenti al Blocco Sovietico.
E far girare le scatole a qualcuno ci vuol poco in momenti di tensione.

Lo sanno anche i bambini. Ma a volte i politici esagerano. Ed oggi? A parte la tragedia – che tale sempre è ed ovunque – dei civili (ne sono già morti migliaia – non cifre esatte perché a secondo le fonti si va da 490 a 10.000 !) lo svuotamento che sta avvenendo dell’Ucraina. Dalla quale lasciano uscire donne vecchi e bambini lasciando dentro – e sono d’accordo ambo gli atridi – gli uomini: per combattere per la patria per i Kieviani ed ad essere forza/lavoro per i Russi.

E poiché a piccoli – voluti!- passi i carri armati stiano arrivando a Kiev per occuparla e disarcionare il governo si giungerà (e saranno passate dall’inizio solo alcune settimane ad un accordo con neutralizzazione dello Stato Ucraino, adesione della Crimea e degli stati del Donbass, ma soprattutto con il controllo della Nuclear Platt.
Della serie Catulliana: quod voluit fecit.

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