Una classifica che certamente non fa piacere quella pubblicata negli scorsi giorni dal Sole 24Ore sulla qualità della vita nelle città d’Italia. Catania, infatti, è crollata di 13 posizioni in un solo anno, passando dall’83° posto registrato nel 2024 al 96° del 2025 su 107 capoluoghi nella Penisola. Fotografia negativa, senza dubbio, soprattutto considerando che tra tutte le città metropolitane a far registrare un peggioramento rispetto a 365 giorni fa sono state soltanto in due: Bari e, appunto, Catania.
Dati preoccupanti
La fotografia che emerge dal report è emblematica, relegando la città dell’Elefante negli ultimi posti della graduatoria nazionale in svariati settori. Spiccano l’87° posto per “ricchezza e consumi” e il 98° posto in ambito “affari e lavori”. Insomma, il quadro non è proprio esaltante per il territorio etneo. Secondo quanto riferito dall’approfondimento del “Sole 24Ore”, Catania si attesterebbe addirittura all’ultimo posto, 107esima su 107, per quanto concerne la qualità dell’amministrazione locale: un campanello d’allarme non indifferente per la giunta Trantino.
Questo il riepilogo completo:
- 96° posto finale: -13 posizioni rispetto al 2024
- Ricchezza e consumi: 87° posto
- Affari e lavoro: 98° posto
- Giustizia e sicurezza: 86° posto
- Demografia e società: 85° posto
- Ambiente e servizi: 94° posto
- Cultura e tempo libero: 81° posto
L’assessore Lombardo: “Dati ci spingono a lavorare con più determinazione”
Il Quotidiano di Sicilia ha interpellato, dopo la pubblicazione del report, Viviana Lombardo, Assessore al Personale, Pari Opportunità, Politiche giovanili e beni confiscati, animali, Affari legali, Servizi Informatici e digitalizzazione del Comune di Catania, la quale ha preso atto della classifica, sottolineando però anche la bontà del lavoro svolto, i dati positivi e la feroce determinazione a migliorare per superare le difficoltà.
“E’ vero che la classifica ci segnala un arretramento, ma è importante chiarire cosa misura e cosa non misura – le parole al QdS – Non fotografa la bellezza, la cultura, il potenziale di Catania, ma indicatori economici e infrastrutturali su cui stiamo già intervenendo. Il divario Nord-Sud è strutturale: le ultime 22 posizioni sono tutte nel Mezzogiorno. Questo non è un alibi, ma un dato di contesto che ci spinge a lavorare con ancora più determinazione”. Ma quali sono le aree dove si riscontrano le maggiori difficoltà? L’assessore Lombardo ne è consapevole: “Le aree più delicate riguardano mobilità, servizi e welfare locale. Siamo consapevoli delle difficoltà e abbiamo già avviato interventi concreti: investimenti PNRR per la mobilità sostenibile, digitalizzazione dei servizi comunali, progetti di rigenerazione urbana e politiche giovanili per contrastare l’abbandono scolastico. Il nostro obiettivo è trasformare i punti di debolezza in opportunità, trattenere i giovani e attrarre nuove imprese”.
“Catania città giovane e dinamica: abbiamo un enorme potenziale da sfruttare”
Durante l’intervista, Viviana Lombardo ha sottolineato anche gli aspetti positivi, come la natalità in aumento e l’età media giovanile di una città che ha del talento e del potenziale da sbloccare. Infine, l’Assessore ha anche lanciato un messaggio all’intera comunità. “Ci sono anche aspetti positivi – conclude la Lombardo – Catania è tra le prime città italiane per natalità e ha una popolazione giovane e dinamica. Questo è un capitale umano straordinario che vogliamo valorizzare. Stiamo lavorando per creare condizioni che favoriscano lavoro, innovazione e qualità dei servizi, perché il futuro di Catania passa dai suoi giovani. Vorrei lanciare questo messaggio ai cittadini: questa classifica deve costituire per tutti noi uno stimolo. Stiamo affrontando sfide complesse, ma con una visione chiara: rendere Catania una città più inclusiva, sostenibile e competitiva. I progetti sono in corso e i risultati arriveranno. La qualità della vita non si misura solo con una classifica, ma con il benessere reale delle persone, e su questo stiamo investendo ogni giorno”.
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