Un ragazzo di appena 15 anni, con disabilità, torturato e chiuso per ora dentro una stanza, ostaggio (forse) di una baby gang: è la terribile vicenda che ha sconvolto la città di Torino nella notte di Halloween. La Procura dei minori di Torino ha aperto un’inchiesta sulla vicenda dopo che il post di denuncia della madre del 15enne ha fatto letteralmente il giro del Paese.
La madre del ragazzo ha presentato denuncia ai carabinieri l’1 novembre e gli atti sono giunti in Procura nelle scorse ore. Sarebbero già sotto sequestro dei cellulari, appartenenti a due ragazzi e una ragazza di 15 e 16 anni, che potrebbero ricostruire la notte da incubo dello scorso 31 ottobre.
Torturato nella notte di Halloween, shock per un 15enne di Torino
Secondo una prima ricostruzione, due ragazzi e una ragazza – di 15 e 16 anni – avrebbero ingannato il 15enne, fingendosi amici, e lo avrebbero minacciato con un cacciavite, torturato, chiuso dentro una stanza, gli avrebbero rasato capelli e sopracciglia e infine lo avrebbero perfino fatto immergere nelle acque gelide del fiume Dora. A raccontare le ore di terrore dell’adolescente è stata, in un post su un gruppo cittadino di Moncalieri su Facebook, la madre. “Questi mostri gli hanno spento una sigaretta sulla caviglia oltretutto. Non contenti, l’hanno portato nel Po e non soddisfatti l’hanno fatto mettere sotto una fontanella con il getto sulla schiena”. E ancora: “Sapevo che era a dormire dal non e che non è mai arrivato. Noi abbiamo scoperto tutto al mattino”. Questa madre, ora, chiede solo che venga fatta luce sulle responsabilità e sull’accaduto: “Ringrazio Dio che mio figlio è vivo, voglio solo giustizia“, le sue parole.
L’inchiesta
La Procura dei minori di Torino ha aperto un’inchiesta, sottoponendo a sequestro i cellulari di tre giovanissimi, che potrebbero contenere video e/o messaggi in grado di rivelare cosa sia accaduto nella notte di Halloween. Le ipotesi di reato su cui al momento la Procura dei minori potrebbe procedere sono sequestro di persona e violenza privata. Nelle prossime ore la vittima verrà sentita dagli inquirenti, con il supporto di uno psicologo, e potrebbe quindi rivelare altri dettagli sulla vicenda.
Zangrillo: “Educare al rispetto”
La vicenda del 15enne torturato nella notte di Halloween ha sconvolto non solo Torino, ma la nazione intera, ora purtroppo sempre più abituata alla violenza. Sull’accaduto si è espresso anche il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che parla di un “episodio gravissimo che interpella tutti noi come comunità”.
“Violenza, sopraffazione e mancanza di rispetto verso il prossimo sono segnali di un disagio profondo che non può lasciarci indifferenti. Serve un impegno corale, delle istituzioni, della scuola, delle famiglie, per restituire ai più giovani i valori dell’educazione, della responsabilità e del rispetto”, scrive il ministro in una nota. E conclude: “Ai genitori del ragazzo e a chi gli è vicino esprimo tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza. Confido nel lavoro delle Forze dell’Ordine affinché venga fatta piena luce sull’accaduto e i responsabili siano individuati e rispondano dei fatti commessi. È nostro dovere costruire una società in cui simili episodi non abbiano più spazio”.

