Flussi turistici 2019, confusione in Consiglio comunale - QdS

Flussi turistici 2019, confusione in Consiglio comunale

Stefania Zaccaria

Flussi turistici 2019, confusione in Consiglio comunale

martedì 17 Dicembre 2019

Opposizione molto critica nei confronti dell’Amministrazione: “Fallimentare la strategia adottata”. Il sindaco: “Previsione per il 2020 rivista al ribasso per la consistente evasione fiscale”

RAGUSA – Ha suscitato qualche polemica la riunione dell’osservatorio turistico di qualche giorno fa, a Ragusa. Dati, cifre e supposizioni errate hanno di fatto creato un po’ di confusione sull’andamento dei flussi turistici dell’anno appena trascorso.

L’opposizione, infatti, è molto critica nei confronti dell’Amministrazione. “Fallimentare la strategia di questa Amministrazione in tema di turismo e di politiche da attivare per sostenere il comparto – hanno sottolineato i consiglieri comunali M5s Ragusa, Giovanni Gurrieri, e di Insieme, Giorgio Mirabella, dopo la riunione del tavolo tecnico – Non lo diciamo noi, ma lo certificano i numeri. Si passa dalle riunioni in pompa magna, giusto per lanciare un po’ di fumo negli occhi alla cittadinanza, sulle grandi questioni del turismo, a un disinteresse sostanziale, senza alcun tipo di concertazione, nei confronti delle associazioni di categoria che alimentano i capitoli della tassa di soggiorno”. I due consiglieri sono stati critici sull’investimento per la partecipazione alle maggiori fiere internazionali turistiche del 2019 ma soprattutto sugli introiti dell’anno.

Il sindaco, Peppe Cassì, però, non ha accettato le polemiche e su diversi punti ha avuto molto da ridire. “È opportuno fare chiarezza su diversi ambiti – ha sottolineato -. Il primo chiarimento riguarda le cifre: 1.100.000 € è la previsione sugli introiti per il 2019. L’effettivo introito si saprà ovviamente solo quando l’anno sarà concluso. La previsione per il prossimo anno è stata prudenzialmente rivista al ribasso non per un calo di presenze che, come certificato dallo stesso Osservatorio, sono invariate seppur in un contesto di calo regionale e hanno anzi fatto registrare il picco allo Sportello di informazioni turistiche, ma perché abbiamo riscontrato una consistente evasione. Questa è figlia del mancato aggiornamento del registro delle strutture ricettive dal 2014, che ha generato fenomeni di attività sommerse ai quali stiamo rispondendo con controlli incrociati mai effettuati in precedenza”.

“Un altro chiarimento – ha aggiunto Cassì – è necessario a smontare un’autentica falsità: le associazioni di categoria hanno deciso di abbandonare il tavolo, affermano i due. Chi era presente sa che nessuno ha abbandonato il tavolo e che si è arrivati anzi all’elezione di Carlotta Schininà di Federalberghi come presidente dell’organismo. La mancanza di un presidente che avrebbe dovuto convocarlo, infatti, ha in questi mesi diminuito le opportunità dell’Osservatorio di stimolare un confronto. Siamo convinti che una volta tornato pienamente operativo l’organismo possa ridare slancio e condivisione progettuale al settore turistico”.

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