Rifiuti, nell'ibleo soluzione temporanea: “viaggeranno” verso l’Olanda - QdS

Rifiuti, nell’ibleo soluzione temporanea: “viaggeranno” verso l’Olanda

Stefania Zaccaria

Rifiuti, nell’ibleo soluzione temporanea: “viaggeranno” verso l’Olanda

venerdì 02 Settembre 2022

In attesa che riapra l’impianto di Cava dei modicani arriva l’ok da parte della Regione per il trasferimento della spazzatura nei Paesi Bassi, ma monta la polemica per i costi

RAGUSA – L’argomento centrale dell’estate iblea è stato uno e continua ad esserlo: i rifiuti. Ne abbiamo parlato tanto, in questi mesi, se n’è discusso parecchio nelle città e a distanza di diverse settimane nulla è cambiato nelle strade e nei quartieri.

Intanto si sono riuniti nuovamente, per l’ennesima volta, i soci della società che si occupa dei rifiuti a Ragusa. Si sono incontrati per cercare di trovare una soluzione visto che in alcune città, tra cui Modica e Ragusa, la situazione non è più sostenibile. Non siamo più in presenza di un’emergenza ma di un problema consolidato visto che la chiusura degli impianti regionali ha messo in crisi l’intero sistema provinciale.

La prima possibilità e finora l’unica – a cui la Regione ha già dato l’ok – prevede il trasferimento dei rifiuti in Olanda, con chissà quali costi per i cittadini. Da un lato si tratta di una soluzione temporanea che farà respirare i Comuni interessati dai disagi, ma dall’altro i costi graveranno senz’altro sui cittadini già oppressi da aumenti e bollette.

La discarica di Lentini non riesce più a gestire i rifiuti

La discarica di Lentini, d’altronde, non riesce più a gestire i numeri dei rifiuti siciliani. Durante l’incontro il presidente della Ssr Peppe Cassì ha comunque annunciato che entro il prossimo mese dovrebbe riaprire l’impianto di trattamento meccanico biologico di Cava dei modicani, chiuso nelle scorse settimane per effettuare lavori di manutenzione non più rinviabili.

“Sarà un passo avanti – ha sottolineato il sindaco di Ragusa e presidente della società, Peppe Cassì – perché attraverso il tmb si riduce sensibilmente la quantità di secco da smaltire e se ne migliora la qualità, ma questo non risolverà del tutto il problema. È stato emanato un ulteriore avviso, in scadenza la prossima settimana – ha continuato – per lo smaltimento di circa 35.000 tonnellate di secco trattato, ma con la crisi degli impianti siciliani sarà necessario smaltire i rifiuti fuori dalla regione”. I comuni e la stessa Ssr devono reperire le risorse per inviare in altri impianti sul territorio nazionale i rifiuti indifferenziati e nello stesso tempo individuare gli impianti, visto che molti non sono disponibili.

Intanto ad Ispica continua l’iter per individuare nel territorio comunale un’area adeguata ad accogliere il nuovo sito di smaltimento che permetterebbe di completare il ciclo dei rifiuti all’interno dell’ambito provinciale. Tempi lunghi e procedure complicate mentre l’immondizia invade ormai strade, città e piazze anche a causa dell’inciviltà di tanti cittadini, prima, e della non lungimiranza degli amministratori, poi.

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