A Ragusa vertice contro la dispersione scolastica. Il presidente del Tribunale dei minori di Catania, Di Bella: “È il primo indicatore della povertà educativa”
RAGUSA – Prevenire la dispersione scolastica e la devianza giovanile e assicurare la piena attuazione delle funzioni di tutela dei minorenni o dei giovani adulti destinatari di provvedimenti giudiziari civili e penali.
È con questi presupposti che si è svolto un incontro presso la prefettura di Ragusa tra i componenti dell’Osservatorio per l’attuazione del protocollo d’Intesa. Dopo aver analizzato i dati forniti dall’Ufficio scolastico provinciale relativamente ai casi di dispersione registrati nel primo bimestre dell’anno scolastico in corso, il prefetto Giuseppe Ranieri ha condiviso con i partecipanti un piano di interventi immediatamente attuabili per l’efficacia dell’azione di contrasto e prevenzione del fenomeno.
Per la concreta sensibilizzazione dei nuclei familiari con minori soggetti in età scolare, è stato concordato l’invio alle famiglie di comunicazioni informative sulle conseguenze del mancato adempimento degli obblighi scolastici, previste dal recente Decreto Legge n. 123 del 15 settembre 2023 (c.d. Decreto Caivano).
Il prefetto, insieme al presidente del Tribunale per i minorenni di Catania Roberto Di Bella, al procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catania Carla Santocono, al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa Monica Monego, al commissario capo Rosalba Capaccio della Questura di Ragusa e Viviana Assenza dell’area territoriale di Ragusa dell’Ufficio scolastico regionale, ha predisposto un’attività di monitoraggio presso gli istituti scolastici.
Oltre alla calendarizzazione di specifiche riunioni tecniche e operative con i rappresentanti dell’ufficio scolastico provinciale, i dirigenti scolastici degli istituti del territorio e i sindaci della provincia, e grazie alla collaborazione con la Questura di Ragusa, si è pensato infatti al costante raccordo nell’attività di monitoraggio presso gli istituti scolastici dei nuovi casi di evasione o abbandono scolastico: l’idea è quella di verificare la fattibilità dell’attuazione, presso un nucleo di istituti scolastici ‘pilota’, del prolungamento dell’orario scolastico, con la collaborazione di associazioni di volontariato, per quanto concerne la realizzazione di attività extracurriculari, e dei Comuni, per la disponibilità del servizio mensa a tutela delle fasce meno abbienti.
Il presidente del Tribunale per i minorenni di Catania ha ricordato che “la dispersione scolastica è il primo indice di povertà educativa” e che può condurre anche alla dichiarazione di adottabilità dei minori interessati ed è proprio per questo che il prefetto di Ragusa ha confermato l’impegno dell’Osservatorio sul piano operativo per la piena attuazione degli impegni assunti.
