I due sono indagati per rapina, resistenza, violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di beni dello Stato
Nel corso della trascorsa notte, gli agenti di polizia di Siracusa hanno arrestato un giovane di 23 anni e una donna di 34 per rapina. Un poliziotto che aveva appena ultimato il turno di servizio, mentre rientrava a casa, poco dopo la mezzanotte, ha notato i due, allo stesso noti, che interloquivano con una terza persona, verosimilmente vittima di rapina. Per tale ragione, il poliziotto ha avvertito immediatamente i colleghi in servizio che sono giunti sul posto in pochi minuti.
I fatti
La donna ha tentato di allontanarsi a bordo di un’auto ed è stata bloccata da un poliziotto che è riuscito a togliere le chiavi dal quadro di accensione dell’autoveicolo, mentre era già in movimento. Arrestata e fatta salire sull’autovettura di servizio, la donna ha poi danneggiato il veicolo, rendendo temporaneamente inservibile un bene dello Stato. L’uomo, in un primo momento, si è dato alla fuga, appiedato, per poi essere intercettato e fermato successivamente in via Testaferrata, a seguito di ricerche effettuate senza soluzione di continuità.
Il racconto della vittima
La vittima, un cittadino di origini statunitensi di 21 anni ma nato e residente a Siracusa, ha riferito agli agenti di essere stato avvicinato dai due malviventi, mentre percorreva questa Via Roma, direzione Piazza Archimede, i quali gli hanno bloccato la strada, intimandogli di salire in macchina. Al rifiuto del ragazzo, l’odierno arrestato è sceso dall’autovettura, ordinando al malcapitato di consegnare tutto il denaro che possedeva, ma non soddisfatto della cifra acquisita, circa trenta euro, costringeva lo stesso a recarsi presso lo sportello bancomat di Via Santi Coronati. Qui, dopo un primo prelievo di quaranta euro, gli ha imposto un’ulteriore operazione per ottenere più denaro contante ma, in tale frangente, è arrivata la volante della Polizia di Stato che ha interrotto l’azione criminosa.
Il provvedimento
I due sono stati così arrestati e condotti presso gli istituti Penitenziari di Cavadonna e Piazza Lanza, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, in quanto indagati per i delitti di rapina, resistenza, violenza a pubblico ufficiale e, infine, danneggiamento di beni dello Stato.
