Regione, 2 milioni in tre mesi di debiti fuori bilancio: per pagarli potrebbe aumentare la benzina - QdS

Regione, 2 milioni in tre mesi di debiti fuori bilancio: per pagarli potrebbe aumentare la benzina

redazione

Regione, 2 milioni in tre mesi di debiti fuori bilancio: per pagarli potrebbe aumentare la benzina

Chiara Billitteri  |
martedì 14 Marzo 2023

Approvati dalla giunta i ddl che “legittimano” le spese non previste. E nella relazione tecnica, l'eventualità di intervenire su imposte e prezzo dei carburanti.

Una serie di delibere che riconoscono “legittimità” ai cosiddetti “debiti fuori bilancio della Regione”, ovvero tutte quelle spese “impreviste” che non sono state inserite nell’esercizio finanziario annuale dell’ente e per le quali, quindi, non c’è copertura finanziaria: per la maggior parte sentenze che hanno condannato la Regione a pagare le controparti legali. E oggi quelle somme finiranno sul tavolo della Commissione bilancio: l’Ars dovrà esaminare questi disegni di legge e, di fatto, dare il via libera ai pagamenti.

Oltre due milioni in tre mesi

Riconosciuti dalla legge, i debiti fuori bilancio sono però uno dei principali motivi di squilibrio finanziari nelle casse regionali.

Nonostante questo, lo scorso gennaio e poi agli inizi di marzo, la Regione ha autorizzato diverse di queste spese con altrettante delibere, per un totale di 2 milioni e 170 mila euro.

Questi debiti verranno finanziati principalmente utilizzando il fondo per i rischi di contenzioso e spese legali, e, in piccola parte, anche il fondo per le missioni dei dipendenti regionali (4mila e 300 euro) per quanto riguarda, appunto, i rimborsi delle missioni, quello per le manutenzioni ordinarie (500 euro per manutenzione degli impianti di riscaldamento alla Protezione civile) e quello per le spese dei dipendenti (5mila euro).

L’ipotesi di aumento della benzina

E’ bene sapere, però, come si legge nella relazione tecnica che accompagna il ddl approvato dalla giunta, che se in futuro non ci fosse disponibilità finanziaria per coprire i debiti fuori bilancio, così come previsto da una legge nazionale, la Regione è autorizzata a deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali e delle aliquote a copertura di questo tipo di spesa, anche (e fino a 30 centesimi al litro) il prezzo del carburante.

Nell’ultima delibera di gennaio, inoltre, il governo regionale ha previsto la possibilità di elevare l’aumento di benzina e gasolio di altri 5 centesimi al litro, che portano a 35 centesimi – quindi – il massimo aumento permesso per coprire i buchi di bilancio causati da questo tipo di debiti. Al momento, però, si tratta solo di una eventualità.

Quali sono le spese fuori bilancio

Nel dettaglio, nei primi tre mesi del 2023, sono stati spesi 1 milione e 137 mila euro per il dipartimento Famiglia e quello della Funzione Pubblica, per contributi ai dipendenti, riconoscimento assegni assistenziali: tutto frutto di cause legali che la Regione ha perso.

A marzo, invece, oltre 247 mila euro sono stati spesi per il dipartimento Attività Produttive, per la Presidenza della Regione, per i dipartimenti Agricoltura, Autonomie locali e Funzione pubblica, Infrastrutture, e ancora, altri 235 mila euro circa per l’assessorato Infrastrutture, Autonomie e Salute. A questi si aggiungono quasi 37 mila euro del dipartimento Tecnico e Pianificazione strategica, 425 mila euro ancora per Autonomie locali, Presidenza, Salute, Attività produttive e Infrastrutture. Tutti soldi extra bilancio dovuti per sentenze legali.

Fanno eccezione quasi 90 mila euro che fanno capo alla Segreteria generale della Presidenza, alla Protezione civile, ai Beni culturali, all’Energia e alle Attività produttive per acquisto di beni e servizi in assenza di preventivo di spesa.

Ci sono 16mila euro per l'”approvvigionamento idrico” dell’Università di Palermo, più di 3mila euro al gruppo Siremar Caronte&Tourist per il servizio di trasporto (dato dalla Regione in affidamento diretto), 160mila euro di risarcimenti danni verso terzi in capo all’Autorità di bacino servizio idrografico della Sicilia, quasi 950 mila euro per riconoscimenti di assegni assistenziali in capo al dipartimento del Lavoro. Diversi capitoli di spesa riguardano il rimborso delle spese di missione dei dipendenti regionali, ma anche 25mila euro di spese di pulizia e trentamila di “bolletta” dell’acqua dell’assessorato alla Salute.

Nessuna di queste delibere, pur essendo stata promulgata dalla giunta regionale, è arrivata ancora all’Assemblea regionale, dove, dalla commissione Bilancio, fanno sapere che “le spese vanno comunque approvate, a maggior ragione visto che si tratta di uscite non previste nel Bilancio regionale”.

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