Regolamento Piao, Zambuto: “Sanzioni vanificate da procedure troppo farraginose? Il rischio esiste” - QdS

Regolamento Piao, Zambuto: “Sanzioni vanificate da procedure troppo farraginose? Il rischio esiste”

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Regolamento Piao, Zambuto: “Sanzioni vanificate da procedure troppo farraginose? Il rischio esiste”

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sabato 18 Giugno 2022

Il QdS ha chiesto all'assessore regionale alla Funzione Pubblica, Marco Zambuto un parere sul nuovo nuovo piano integrato di attività e organizzazione approvato in Cdm lo scorso 26 maggio

“Fatta la legge, trovato l’inganno” recita un noto proverbio mutuato dall’antico motto latino “facta lex inventa fraus”. Un detto dalle radici antiche che potrebbe calzare a pennello anche per cosiddetto Piano integrato di attività e organizzazione, salutato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, come “una concreta semplificazione della burocrazia che permette al Paese di compiere un altro passo decisivo verso una dimensione di maggiore efficienza, efficacia, produttività e misurazione della performance” dopo il via libera definitivo dato lo scorso 26 maggio dal Consiglio dei ministri al regolamento – di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – recante l’individuazione e l’abrogazione degli adempimenti relativi ai Piani assorbiti dal Piao. Il QdS ha chiesto all’assessore regionale alla Funzione Pubblica, Marco Zambuto un parere sul nuovo nuovo piano.

Assessore Zambuto, con quale strumento normativo regionale “recepirete” il Piao (legge 113/2021)?

“L’articolo 6 del decreto legge 9 giugno 2021 n. 80 convertito con modificazioni dalla Legge 6 agosto 2021 n. 113, come modificato dal DL 30/12/12021 n. 228 prevede che le pubbliche amministrazioni adottino annualmente il Piano Integrato di Attività ed Organizzazione (Piao), adempimento semplificato finalizzato a sostituire, in unico documento, una pluralità di documenti di pianificazione tra i quali il Piano della performance, il Piano del lavoro agile, il Piano della formazione, il PTPCT (piano per la prevenzione della corruzione e la trasparenza) il Piano triennale del fabbisogno del personale. La stessa norma prevede che con regolamento da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica vengano individuate le norme che disciplinano tali piani abrogati per effetto della previsione del Piao e che con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione venga disciplinato il contenuto tipo del Piao.

A che punto siamo con il regolamento?

“Lo schema del predetto regolamento è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri lo scorso 26 maggio ed è in fase di pubblicazione. Dall’entrata in vigore dello stesso non saranno più applicabili le norme in base alle quali venivano adottati i piani destinati ad essere assorbiti dal Piao. Non è dunque necessario alcun recepimento, in quanto documenti di programmazione assorbiti dal Piao venivano già adottati dall’Amministrazione regionale sulla base della normativa nazionale di riferimento. Al più potrà essere necessario aggiornare alle nuove disposizioni il regolamento regionale che disciplina il Ciclo della performance, ma la necessità di tale adeguamento non ostacola, intanto, l’adozione del Piao”.

Sarete in grado di rispettare la scadenza fissata per il prossimo 31 luglio?

“Riteniamo di sì, sebbene come dicevo la parte attuativa delle disposizioni nazionali che regolano il Piano non sia ancora stata pubblicata. Dal punto di vista organizzativo, ci siamo già attrezzati in quanto il nuovo assetto dell’amministrazione regionale prevede già una struttura, nell’ambito della Segreteria generale della Presidenza della Regione, che ha tra l’altro il compito di coordinare gli adempimenti necessari per la formazione del Piao. I miei Uffici sono già all’opera, per i segmenti di competenza; mi è già stata sottoposta la parte che sostituirà nell’ambito del Piao il piano triennale del fabbisogno del personale ed entro la prossima settimana mi saranno trasmessi il piano della formazione e quello di azioni positive. Certo il lavoro della struttura di coordinamento sarà molto complesso, perchè il Piao non è e non deve essere la mera somma dei documenti che già venivano adottati, ma un documento nuovo, unitario, che deve disegnare armonicamente le strategie dell’amministrazione.

La legge introduce una importante novità rappresentata dalle sanzioni per le Pa inadempienti ma le procedure lunghe e farraginose che portano alle sanzioni non rischiano di fatto di vanificare le sanzioni stesse?

“Il rischio esiste ma non solo per l’Amministrazione regionale. Il Piao per tutte le amministrazioni pubbliche rappresenta una sfida, verso un nuovo modo di pianificare le attività necessarie per incrementare il valore pubblico e di disegnare coerentemente la struttura a ciò necessaria. La sfida, ripeto per il Paese, è che non si tratti ancora una volta di adempimenti che appesantiscano le Amministrazioni senza cambiarne il modo di agire”.

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