Dopo il botta e risposta tra Salvini e Bonelli, anche il governatore Schifani commenta i dibattiti politici sull'infrastruttura per collegare Sicilia e Calabria.
“Il dibattito sul Ponte di Messina si basa esclusivamente su presunzioni di carattere politico”: sono le parole del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ospite a “Diario del Giorno” su Rete 4.
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Ponte sullo Stretto di Messina, per Schifani “opera strategica”
“L’Italia si divide tra la volontà di cambiamento e la volontà di conservazione e a volte questa volontà di conservazione esagera, trincerandosi dietro paure infondate, di scommesse sul futuro progettuale, quasi a volere sottovalutare la nostra capacità progettuale e tecnologica. Non vi è dubbio che il ponte, al di là dell’accelerazione dei tempi di traghettamento, ha una funzione strategica europea – commenta il presidente della Regione Schifani – Ritengo che sia un fatto squisitamente politico”.
Parlando del recente attacco del “fronte del no“, politicamente incarnato dalla figura di Angelo Bonelli, Schifani parla di un “quadro allarmistico” e promette: “Se qualcuno tenta in maniera temeraria di impedire questa costruzione, noi ci costituiremo parte civile, nel caso in cui queste attenzioni dovessero essere temerarie sotto il profilo penale”.
Nel suo discorso sul ponte sullo Stretto di Messina in onda su Rete 4, il governatore Schifani ha espresso anche la volontà di “fare squadra” con il presidente della Calabria Occhiuto, non solo a livello finanziario ma anche per “spiegare all’opinione pubblica” la strategicità dell’infrastruttura.
Ponte sullo Stretto “stimolatore di nuovi interventi”
Per Schifani il Ponte sullo Stretto potrebbe essere un importante “stimolatore di interventi strutturali” e “non potrà mai essere una cattedrale nel deserto perché i fatti depongono al contrario”.
“Ho sempre sostenuto, anche da Presidente del Senato, che l’Italia a due velocità non funziona. Se vogliamo che il Paese cresca, deve crescere anche il Sud perché se il Sud non cresce, non cresce l’Italia e questo non è uno slogan ma un fatto economico“, ha concluso Schifani.
Le parole di Salvini
Durante l’ultimo question time alla Camera, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha affrontato lo “scontro” con l’opposizione. Il tema: ancora il Ponte sullo Stretto.
Per il leader della Lega “siamo di fronte a un percorso che si sta svolgendo nel rigoroso rispetto da quanto previsto dalla legge” e “pensare che il Governo costruisca un ponte destinato a crollare è folle“. In merito alla recente relazione sul progetto definitivo per il Ponte sullo Stretto, Salvini aggiunge: “Si tratta di una documentazione corposa, assolutamente interessante e approfondita”, a cui tutti i parlamentari avranno accesso per fare le proprie considerazioni.
L’attacco di Bonelli
A guidare, sul fronte politico, il fronte del “no” al Ponte sullo Stretto – almeno nella sua progettazione attuale è Angelo Bonelli. Tra quest’ultimo e il ministro Salvini – durante il question time alla Camera – vi sarebbe stato un “siparietto”, un botta e risposta durante il quale Bonelli avrebbe accusato il vicepremier di essere “uno spregiudicato” per aver fatto passare in secondo piano le richieste dell’opposizione di accertamenti sulla situazione sismica dell’area in cui andrebbe costruito il Ponte.
La recente risoluzione a firma Calenda, Gelmini, Lombardo, Patton, Spagnolli e Versace – inoltre – richiede di fornire “informazioni dettagliate sul rispetto della quota del Pnrr destinata al Mezzogiorno“, che dovrebbe impegnare il Governo a “dare priorità alla realizzazione delle infrastrutture su ferro nella Regione Sicilia e nella Regione Calabria rispetto alla realizzazione del Ponte di Messina”.
Immagine di repertorio