L'accesso agli atti di José Marano (M5S), la scoperta "clamorosa" e la risposta della Presidenza della Regione.
Si scaldano nuovamente gli animi sul tema del caro voli in Sicilia: lo scontro, in particolare, è tra José Marano (deputata del Movimento 5 Stelle) e la Regione Siciliana sul ricorso all’Antitrust presentato dal governo Schifani.
Ecco cosa ha rivelato in una nota la pentastellata dopo un accesso agli atti e cosa ha risposto la Regione alle sue dichiarazioni.
Antitrust caro voli, l’accusa di Marano
“Il Governo Schifani ha annunciato un ricorso all’Antitrust che, udite udite, sembrerebbe non esserci dai bollettini redatti settimanalmente dall’Antitrust”. Così si legge in un messaggio della deputata del Movimento 5 Stelle in Sicilia e vicepresidente della Commissione Mobilità e Trasporti all’Ars.
“A oggi non vi è traccia di alcun ricorso presentato dalla Regione Siciliana, l’unica istruttoria in essere è quella effettuata su segnalazione del Codacons. Il governo Schifani dica la verità ai Siciliani”, continua Marano.
“Sorprende non poco – spiega Marano – che ad oggi nessun incarico è stato ancora accettato dall’avvocato individuato dalla giunta regionale, così come è specificato nella nota di risposta da parte dell’ufficio Legale della Regione Siciliana, alla mia richiesta di accesso agli atti. Il governo Schifani con deliberazione di giunta n.577 del 9 dicembre 2022, aveva deliberato di proporre ricorso all’Antitrust contro il caro voli affidando l’incarico a un esperto legale individuato dagli stessi, e dal quale non è pervenuto dalla regione nessun progetto di parcella contenente l’onorario richiesto per la prestazione professionale. Il Governo Schifani dica la verità a tutti i siciliani perché ad oggi sembrerebbe fare solo propaganda”.
Nella sua nota sul ricorso all’Antitrust per il caro voli in Sicilia – tema “caldissimo” viste le imminenti vacanze pasquali e i rincari annessi – José Marano ha chiesto ai rappresentanti del Governo regionale di annunciare “risultati solo quando sono sicuri di averli raggiunti”.
La replica della Regione
La risposta della Regione Siciliana sull’esposto è arrivata presto. Dagli uffici della Presidenza della Regione, infatti, arriva la seguente nota:
“Il Governo regionale il 22 dicembre 2022 ha inviato un esposto all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato per verificare se la condotta posta in essere da Ita Airways e Ryanair violasse i principi della libera concorrenza del mercato, con la conseguente richiesta di irrogare sanzioni alle due compagnie qualora fossero riscontrate delle violazioni. Nella stessa data, analogo esposto era stato presentato alla Dg Competition della Commissione Europea.
Fin dal 20 gennaio 2023 l’Antitrust ha iniziato la propria istruttoria interloquendo per iscritto con la Presidenza della Regione Siciliana che, il 2 febbraio 2023, ha prontamente risposto. Infine, in data 22 febbraio 2023, la Presidenza della Regione ha integrato l’esposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e alla Dg Competition della CE richiedendo una indagine conoscitiva sulla condotta delle compagnie aeree Ita Airways e Ryanair anche per il periodo pasquale.
Stupiscono, pertanto, le dichiarazioni rese da un parlamentare dell’opposizione, frutto di disinformazione e spirito polemico non apprezzabile”.