Rifiuti, dove in provincia di Catania si ridurrà la raccolta dell'indifferenziata

Rifiuti in provincia di Catania, si riduce a due volte al mese la raccolta dell’indifferenziato

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Rifiuti in provincia di Catania, si riduce a due volte al mese la raccolta dell’indifferenziato

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venerdì 20 Maggio 2022

È stato presentato al centro fieristico Le Ciminiere di Catania, il progetto “Differenziamo per differenziarci” della SRR Catania area metropolitana

Lavorare strategicamente ad una rivoluzione sul trattamento dei rifiuti, coinvolgendo i Comuni e sensibilizzando i cittadini sulla necessità di differenziarli. È stato presentato oggi al centro fieristico Le Ciminiere di Catania, il progetto “Differenziamo per differenziarci” della SRR Catania area metropolitana che prevede la riduzione degli appuntamenti con la raccolta dei rifiuti indifferenziati a due sole volte al mese in nove Comuni della provincia etnea: Nicolosi, Pedara, Ragalna, San Gregorio, Santa Maria di Licodia, Trecastagni, Valverde, Viagrande e Zafferana Etnea.

Duplice obiettivo per l’iniziativa

Si tratta di una svolta che ha il duplice obiettivo, ambientale ed economico, di ridurre da una parte il conferimento di rifiuti indifferenziati in discarica, già stracolme quelle siciliane, e dall’altro quello di abbattere per gli enti e di conseguenza per i cittadini i costi relativi al recupero e allo smaltimento dell’immondizia. Basti pensare che nel giro di un anno la voce di spesa relativa al conferimento per tonnellata in discarica è aumentato di oltre il 200% e si prevedono ulteriori aumenti nei prossimi mesi.

Hanno partecipato alla conferenza il presidente della SRR Catania area metropolitana, Francesco Laudani e l’assessore regionale all’energia e ai rifiuti, Daniela Baglieri, oltre al dirigente del dipartimento acqua e rifiuti della Regione, Calogero Foti e al direttore tecnico della SRR, Carmelo Caruso. Presenti anche tutti i sindaci dei Comuni coinvolti da questa importante novità.

Per la città di Catania ancora 6/7 mesi di collaudo

“Questa novità aveva già coinvolto Comuni più piccoli – spiega Laudani -. Adesso cominciamo a rivolgerci anche a quelli con un numero di abitanti maggiore. Il messaggio da lanciare è chiaro: per i cittadini la raccolta dell’indifferenziato non è un giorno libero dal dovere di differenziare, ma la possibilità di conferire i rifiuti indifferenziabili. Per quanto riguarda la città di Catania, abbiamo già attivato altre iniziative ma lì si parte da dati molto bassi sulla differenziata, ci vorranno almeno sei/sette mesi prima di poter ipotizzare misure come quella appena presentata”.

“Ridurre gli appuntamenti con il conferimento dei rifiuti indifferenziati a due sole volte al mese – ha detto Daniela Baglieri – è una scelta strategica con finalità precise: si ha la necessità di abituare la gente ad un corretto smaltimento dei propri rifiuti. Quello delle discariche è un modello superato, il secondo modello è quello della raccolta differenziata che può rappresentare una risorsa, anche energetica, con il biometano.

Il progetto è già operativo in diversi comuni del territorio catanese. Resta la necessità di una risoluzione definitiva del problema dei rifiuti in Sicilia: in tal senso resta attuale la possibile soluzione dell’uso di termovalorizzatori

Gianluca Virgillito

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