I prezzi elevati e l'inflazione hanno già spinto gli italiani a ridurre gli sprechi degli alimenti tra le mura domestiche. Un adattamento che proseguirà anche nei mesi successivi.
Con i prezzi maggiorati a causa dell’inflazione e il caro bollette legato alla luce e al gas, un italiano su tre (il 35% circa) è pronto a ridurre gli sprechi tra le mura domestiche per recuperare il cibo che rimarrà sulla tavola.
Si tratta del sunto dell’analisi compiuta da Coldiretti su dati Coop relativi ai comportamenti delle famiglie nei prossimi 6-12 mesi.
Alimenti, in Italia 9,2 miliardi di euro “buttati” nel bidone
Annualmente, secondo Waste Watcher, nelle case italiane vengono buttati nel bidone 674,2 grammi di cibo pro capite, uno spreco che si traduce in 9,2 miliardi di euro annui.
In ambito europeo, Germania e il Regno Unito gettano via 892 e 859 grammi, mentre la Francia si rivela il Paese più virtuoso con 634 grammi alla settimana.
Gli Stati Uniti, invece, si dimostrano tra i più “spreconi” con 1.338 grammi di cibo non consumato e gettato a settimana.
Alimenti, nelle case private si spreca più cibo
La classifica degli sprechi vede al primo posto le abitazioni private, con l’11% circa del cibo comprato che non viene poi consumato. Mense e rivenditori gettano rispettivamente il 5% e il 2%.
Guardando ai dati annuali e globali, nel mondo ogni anno viene buttato un miliardo di tonnellate di cibo, pari al 17% di tutto quello prodotto.
Notevoli, com’è possibile intuire, i danni causati all’ambiente, al clima e all’economia, quest’ultima già pesantemente danneggiata dall’emergenza pandemica.
Secondo alcune stime, le emissioni legato allo spreco degli alimenti nel mondo rappresentino il 10% circa del totale dei gas serra.
Rincari, gli italiani si affidano ai discount
L’analisi di Coldiretti segue quella effettuata recentemente dal Codacons che, basandosi sui dati diffusi da Legacoop e Ipsos, afferma come due italiani su tre siano pronti a ridurre i consumi per fronteggiare la crisi.
Tra questi, ovviamente, quelli legati al comparto alimentare. A tal proposito, le famiglie sono maggiormente propense a fare la spesa nei discount alimentari, indirizzandosi sui prezzi meno elevati.
Un italiano su cinque (19%), inoltre, ha già provveduto a rinunciare l’utilizzo dei fornelli per cucinare le pietanze, al fine di risparmiare sull’impiego del gas.
Una buona parte dei cittadini (il 53%) continuerà a portare sulla tavola cibi cotti, prendendo comunque accorgimenti per ridurre quelle occasioni quotidiane di utilizzo della cucina a gas.