Da qualche periodo i beni di prima necessità stanno subendo un notevole aumento dei costi.Il Quotidiano di Sicilia, questa mattina, si è recato alla fiera di Catania per ascoltare il parere di venditori e clienti.
Da qualche periodo i beni di prima necessità stanno subendo un notevole aumento dei costi. Se prima era la pandemia a creare qualche problema, adesso preoccupa la situazione legata alla guerra tra Russia ed Ucraina ed il recente sciopero degli autotrasportatori.
I supermercati sono letteralmente presi d’assalto con la gente che preferisce fare una “scorta” di viveri sulla propria dispensa. Il risultato che si evince è quello d6egli scaffali totalmente vuoti.
Il Quotidiano di Sicilia, questa mattina, si è recato alla fiera di Catania per ascoltare il parere di venditori e clienti.
“La crisi è abbastanza forte. Gli ortaggi, in particolar modo le zucchine e le melanzane hanno subito un ulteriore ribasso di prezzo. Lo stesso discorso vale per i pomodori ed i limoni. Quello che è aumentato notevolmente, invece, è lo zucchero.” – afferma uno dei venditori.
Di pensiero opposto, invece, alcuni dei clienti della fiera:
“I prezzi sono aumentati di qualche euro” è la voce della maggior parte delle persone che abbiamo incontrato. Una signora, a microfoni spenti, ci segnala come in particolar modo il prezzo del finocchio è balzato alle stelle, addirittura 2,00€ al pezzo.
I sentimenti di rassegnazione e di preoccupazione, con un briciolo di speranza, sono quelli che prevalgono dalla maggior parte delle persone che abbiamo sentito quest’oggi.
Antonio Licitra