Ecobonus, l’Italia vola, la Sicilia gattona. In Lombardia il triplo degli investimenti - QdS

Ecobonus, l’Italia vola, la Sicilia gattona. In Lombardia il triplo degli investimenti

Rosario Battiato

Ecobonus, l’Italia vola, la Sicilia gattona. In Lombardia il triplo degli investimenti

venerdì 19 Luglio 2019

Grazie all'incentivo sull'efficientamemento energetico il Paese si rinnova, ma i siciliani preferiscono tenersi case vecchie ed energeticamente insostenibili. Anche nel 2018 è stato un flop per l’ecobonus nell'Isola: poco più di ottomila interventi per sessanta milioni di euro, ossia meno del 2% nazionale

PALERMO – Lo scorso anno soltanto l’1,8% del totale della spesa per interventi di riqualificazione energetica si è registrato in Sicilia, appena 60,6 milioni su un totale di 3,3 miliardi. Azioni ridotte al minimo per un risparmio energetico derivato dall’efficientamento energetico che risulta inferiore a quello delle piccole Marche. I siciliani, insomma, preferiscono tenersi case vecchie ed energeticamente insostenibili mentre il resto del Paese cresce e investe. Non risultano migliori, rispetto alle altre realtà, nemmeno le prestazioni della Pubblica amministrazione siciliana ancora poco impegnata su questi fronti verdi. Lo dicono i numeri diffusi dall’Enea nell’ottavo rapporto annuale sull’efficienza energetica che è stato rilasciato nei giorni scorsi.

I NUMERI NAZIONALI
39 miliardi di spesa in 12 anni di ecobonus (3,3 miliardi solo nel 2018) per la riqualificazione energetica che hanno permesso un risparmio cumulato di circa 100 milioni di Megawattora (MWh). L’ecobonus solo nel 2018 ha consentito un risparmio complessivo di 16 milioni di MWh, pari al consumo medio annuo di energia elettrica e termica delle famiglie di una città di 2,5 milioni di abitanti.

SETTORE PUBBLICO
Nell’anno trascorso, il conto termico, destinato principalmente a iniziative per l’efficienza e per le rinnovabili nella Pa, ha “registrato – si legge nella nota dell’Agenzia nazionale – un balzo in avanti del 115% con 93 mila richieste totali e un incremento del 90% delle incentivazioni ottenute a 190 milioni di euro; il programma di riqualificazione energetica della Pa centrale Prepac ha raccolto 100 proposte progettuali per oltre 177 milioni di euro e i cosiddetti certificati bianchi per incentivare l’efficienza nelle imprese hanno comportato minori importazioni di energia elettrica e gas naturale per 14 milioni di MWh, con un risparmio di 400 milioni di euro sulla fattura energetica nazionale”.

I (POVERI) NUMERI SICILIANI
Per un’Italia che vola, c’è una Sicilia che gattona. Nel 2018 sono stati appena 8.407 gli interventi nel settore residenziale, per 60,6 milioni di euro di investimenti e un risparmio inferiore a 20 Gwh/anno. Tra il 2014 e il 2017, nell’Isola erano stati attivati circa 37 mila interventi per 266,6 milioni di euro di investimenti. Considerando anche il 2018, la Sicilia ha messo assieme circa 330 milioni di euro, un risultato che vale meno della metà di quanto realizzato in Lombardia (784,9) soltanto nel 2018. Tra il 2014 e il 2017, quest’ultima ha messo assieme 3,2 miliardi di euro di investimenti, che arrivano fino a 4 miliardi considerando anche l’ultimo anno preso in considerazione.

SERRAMENTI E CALDAIE I PREFERITI DAGLI ISOLANI
I siciliani prediligono due tipologie: più di 3 mila (3.651) gli interventi nel campo dei serramenti nel solo 2018 – quasi 20 mila tra il 2014 e il 2017 per un investimento complessivo di 140 milioni di euro – seguiti per numerosità dalle caldaie a condensazione (2.245).

CASE ISOLANE INEFFICIENTI
Eppure le case isolane avrebbero necessità di maggiore respiro verde. Lo dicono i dati che arrivano dall’Osservatorio regionale ed Ufficio statistico dell’Energia della Regione siciliana che ha realizzato un quadro dell’edilizia isolana, considerando il periodo compreso tra il 2009 e l’ottobre 2017. Presenti 433.898 certificazioni e tra queste l’80% del totale è bloccato tra le ultime due classi energetiche (F e G). In particolare, ce ne sono 256 mila nell’ultima classe (G, pari al 65% del totale) e poco più di 70 mila nella penultima (F, 16% del totale). Le prime classi, cioè la fascia A e A+ che sono quelle maggiormente sostenibili, raggiungono di poco le 2 mila unità, valendo statisticamente circa l’1% del totale. Nella seconda classe, cioè la B, si registra un dato vicino alle diecimila unità che statisticamente non valgono più del 2% del totale.

E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ANCORA IN RITARDO
Il conto termico in Sicilia ha visto 7 interventi per 56.038 euro di incentivo, più della Puglia ma decisamente meno della Campania dove 8 interventi hanno prodotto interventi per 216.634 euro. In Emilia Romagna ci sono stati 422 interventi per la Pubblica Amministrazione per incentivi pari a 2,7 milioni di euro. I progetti legati alla politica di coesione 2014-2020 hanno visto 30 progetti complessivi per un totale di finanziamento pubblico pari a 93,3 milioni di euro. Gli impegni di spesa sono stati pari a 82,8 milioni di euro, a fronte di pagamenti per 40 milioni di euro.

DIAGNOSI ENERGETICHE
A dicembre del 2018 risultano 160 imprese che hanno fatto pervenire ad Enea le diagnosi energetiche, a fronte di 438 siti diagnosticati.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017