Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, si trova a Catania per la presentazione dell’avvio lavori del nuovo itinerario della Statale Ragusa-Catania.
Il leader della Lega ha approfittato della sua nuova visita nel capoluogo etneo per ribadire le proprie posizioni in merito allo stato delle infrastrutture siciliane e sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
Tra i primi temi affrontati dal ministro Salvini a Catania c’è stato quello del Ponte sullo Stretto, infrastruttura attesa da decenni e al centro dell’attenzione del Governo di centrodestra sin dal periodo di campagna elettorale.
Come già fatto in precedenti occasioni, il vicepremier ha indicato come molto vicina – estate 2024 – l’inizio dei lavori per l’imponente infrastruttura per collegare Sicilia e Calabria. “Sarà un’opera che vogliamo vedere con l’avvio dei lavori, con il coinvolgimento delle Regioni Sicilia e Calabria e degli Enti locali delle aree interessate, che dovrebbero vedere la luce nella prossima estate“, ha detto.
“Sarà a campata unica, la più grande del mondo e sarà parte di un sistema, perché da solo non serve a niente e nessuno. Sarà un acceleratore economico e culturale di tutte le opere annesse e connesse. E sarà un’opera green“. Queste le parole del ministro Matteo Salvini.
Proseguendo con gli aggiornamenti in merito al Decreto Ponte e commentando lo stato delle infrastrutture siciliane, Salvini ha ribadito: “In Sicilia sono in cantiere 28 miliardi di euro di lavori tra strade, autostrade e ferrovie. So che i siciliani aspettano questi interventi da tanto tempo. Domani sarò in Senato per l’approvazione definitiva del decreto sul Ponte sullo Stretto, che è una parte dell’insieme. Il Ponte da solo non risolve nessun problema ma va inserito nella velocizzazione della ferrovia Catania-Palermo-Messina e Salerno- Reggio Calabria e gli investimenti di Anas”.
E proprio in merito al tema dell’alta velocità e delle ferrovie, che hanno portato il vicepremier Salvini a Catania, l’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana Alessandro Aricò ha dichiarato: “Non è ‘Alta velocità’, ma questa non è neanche ‘Alta capacità‘. Non tutta la linea Palermo-Catania-Messina, infatti, è percorribile a 200 km/h. Il Governo regionale ha chiesto al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, di integrare il progetto affinché la Sicilia abbia almeno un’intera ‘Alta capacità’ che aiuti i siciliani a uscire dall’isolamento e a raggiungere il più velocemente possibile il Ponte sullo Stretto e il resto d’Italia”.
“Quando ci siamo insediati abbiamo guardato il progetto della Palermo-Catania-Messina approvato in precedenza – ha spiegato – e ci siamo accorti che in alcuni tratti non verrà realizzata una doppia nuova linea con struttura adeguata alla velocità superiore, ma solo una nuova linea adeguata accanto a quella preesistente che verrà ristrutturata, ma che non potrà reggere queste sollecitazioni. Quindi in questi tratti i treni andranno più lentamente. Poi ci siamo accorti che le sagome delle gallerie attuali consentiranno una velocità massima di 120 km/h. In ogni galleria, quindi, si impiegheranno in media 4 minuti in più, per un totale di 40 minuti in più sull’intera linea. Abbiamo fatto presente al ministro Salvini, che ha condiviso la nostra posizione, che spendendo per le gallerie appena alcune centinaia di milioni in più su un totale di 11,5 miliardi che si stanno spendendo, si risparmierebbero 40 minuti di viaggio. Arrivare a Catania in 80 minuti è sempre meglio di 120”, ha concluso l’esponente della Giunta Schifani.
Salvini si è espresso, nel corso del suo intervento a Catania, anche su un tema molto caro e “caldo” per i siciliani: il caro voli.
“Il caro prezzi coincidente con alcuni periodi che colpisce soprattutto Sicilia e la Sardegna è qualcosa di inammissibile. Stiamo ragionando con le compagnie. Spero che il percorso di Ita si completi nell’arco di pochissimi giorni così avremo un interlocutore solido e definitivo e poi stiamo ragionando anche con gli organismi di controllo che dipendono dal mio Ministero”, ha dichiarato il ministro.
“Naturalmente – ha aggiunto- non posso intervenire a gamba tesa sul libero mercato però una forma di moral suasion per evitare tariffe impazzite assolutamente possiamo farla”.
A Catania il ministro Salvini ha speso qualche parola anche per l’emergenza maltempo che, da diversi giorni, interessa il Nord Italia (in particolare l’Emilia Romagna). Nella giornata di domani, 23 maggio, si terrà un Consiglio dei Ministri per discutere la vicenda.
“Domani mattina partirò presto dalla Sicilia per essere in Consiglio dei ministri. Conto che la giornata di domani sia una segnale di ripartenza, di speranza per la Romagna e per tutta l’Italia”.
“La popolazione romagnola insieme a quella emiliana – ha aggiunto Salvini – è una popolazione tosta, che non si arrende, che sta spalando mattina e sera però ha bisogno del blocco delle scadenze fiscali, di aiuti argenti. Dal punto di vista di strade e ferrovie stiamo correndo come matti per riaprire in sicurezza il prima possibile. Rete ferroviaria italiana ha mandato 35 gruppi elettrogeni nelle città che hanno ancora problemi per l’energia elettrica”.