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Vaccini e sangue coagulato, bufala di Montesano smentita da Avis

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Vaccini e sangue coagulato, bufala di Montesano smentita da Avis

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domenica 20 Giugno 2021

In un video il noto attore romano, citando l’AVIS, afferma che il sangue donato da chi si è vaccinato si sarebbe coagulato e le sacche sarebbero state buttate

In un video il noto attore romano, Enrico Montesano, citando l’AVIS, afferma che il sangue donato da chi si è vaccinato si sarebbe coagulato e le sacche sarebbero state buttate.

Donare il sangue dopo aver ricevuto il vaccino contro il Covid non comporta alcun rischio né per il donatore stesso né per i pazienti a cui trasfonderlo. Affermare il contrario, come ha fatto il signor Enrico Montesano nel suo video, è un gesto altamente pericoloso per gli equilibri del nostro sistema sanitario, ma in particolare lesivo nei confronti di AVIS e di tutti i donatori che, quotidianamente, compiono questo gesto di solidarietà, a garanzia del diritto di cura di ogni malato”.

Lo afferma il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, in merito al video che, da qualche ora, sta circolando sui social network e ha come protagonista l’attore romano Enrico Montesano. Nel corso di una diretta pubblicata sulla sua pagina Facebook sabato 19 giugno, Montesano afferma che un suo amico, conoscente di una persona “negli alti ranghi dell’AVIS”, gli avrebbe riferito che il sangue donato da chi ha ricevuto il vaccino si sarebbe coagulato tanto da costringere le strutture di raccolta a gettare le sacche. Montesano afferma addirittura che ci sarebbe bisogno del sangue dei non vaccinati, invitando il generale Figliuolo e il ministro Speranza a «lasciare in pace gli over 50 e quelli che resistono”.

Quanto dichiarato da Montesano è molto grave per motivi differenti – prosegue Briola – Innanzitutto tutto, prima di citare AVIS che da sempre, e soprattutto in epoca di pandemia, è attenta e certa della qualità del sangue e degli emocomponenti che vengono raccolti e dell’impegno dei propri volontari, è necessario che Montesano dica dove si siano verificati questi presunti episodi di cui parla con tanta pericolosa leggerezza e chiarisca meglio le circostanze.

Poi, in base a quale criterio afferma che c’è bisogno del sangue dei non vaccinati? A che titolo dice una cosa del genere colpendo l’immagine e l’impegno di un’associazione di volontariato di oltre novant’anni e di migliaia di donatori che ogni giorno permettono a tanti pazienti di curarsi? Quali sono i dati scientifici su cui si basa questa affermazione, gratuita e sconsiderata?  Quali gli elementi di riscontro che portano a simili e farneticanti esternazioni?

Comprendiamo la voglia di notorietà e pure la convinzione delle proprie idee, ma temi come questo non devono basarsi su percezioni, paure o, peggio, diffamanti affermazioni.

Non siamo vittime delle fake dei social, ma assertori del dato scientifico e del riscontro oggettivo, obbiettivo e misurabile.

Per ora, i dati epidemiologici italiani e i quelli relativi all’andamento  mondiale, – conclude il presidente Avis in una nota – dimostrano che il vaccino è e rimane un’ottima e unica reale strategia”.

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