I fondi, stanziati dal decreto dei ministeri della Salute e dell’Economia, verranno erogati nel triennio 2019-2021. Per ttivare interventi volti ad accorciare i tempi mediante l’implementazione delle infrastrutture tecnologiche
PALERMO – Quasi 31 milioni di euro per ridurre i tempi di attesa nell’erogazione delle prestazioni sanitarie: a tanto ammonta la quota destinata alla nostra regione per il triennio 2019-2021 dal decreto del ministero della Salute e dal ministero dell’Economia dello scorso 20 agosto, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale numero 268 del 15 novembre.
Complessivamente per le venti regioni sono stati stanziati 400 milioni di euro: il 20% di questo ammontare, pari ad 80 milioni di euro, è stato ripartito equamente tra le venti regioni (nella misura pari a 4,2 milioni di euro per ogni regione); mentre il restante 80% del totale è stato assegnato in relazione alla popolazione residente.
Nel dettaglio, i 30,9 milioni di euro spettanti alla Sicilia si compongono di 4,2 milioni di euro relativi alla quota fissa e 26,6 milioni di euro corrispondenti alla quota calcolata sulla popolazione residente. Naturalmente, sulla base del criterio di ripartizione descritto, la Lombardia è la regione con l’ammontare più sostenuto (58,2 milioni di euro).
L’obiettivo del decreto è quello di attivare gli interventi volti a ridurre, anche in osservanza delle indicazioni previste nel vigente Piano nazionale di governo delle liste di attesa, i tempi di attesa nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, secondo il principio dell’appropriatezza clinica, organizzativa e prescrittiva, mediante l’implementazione e l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche legate ai sistemi di prenotazione elettronica per l’accesso alle strutture sanitarie.
La quota destinata a ciascuna regione viene erogata nel corso del triennio in scaglioni, collegati ad un’agenda programmatica di obiettivi da perseguire. Nel dettaglio, alla Sicilia sono già stati erogati a fine novembre 4,2 milioni di euro per la programmazione delle attività e di un cronoprogramma coerente con il Piano regionale per il governo delle liste d’attesa.
Quasi sei milioni di euro verranno assegnati alla nostra regione entro il prossimo 30 aprile per intervenire sugli erogatori pubblici, privati e accreditati collegati al sistema Cup (Centro unico prenotazioni) interaziendale o regionale e per intervenire sulle agende pubbliche e private inserite nel sistema Cup interaziendale o regionale. I due prossimi scaglioni, previsti per fine luglio e fine novembre, ammonteranno a 6,2 milioni di euro l’uno.
L’Osservatorio nazionale sulle liste d’attesa si occuperà di verificare la percentuale di realizzazione degli obiettivi di digitalizzazione dei sistemi regionali di prenotazione per l’accesso alle strutture sanitarie. La mancata realizzazione di almeno il 20% degli obiettivi determina l’obbligo di restituzione dell’acconto allo Stato, che può procedere al relativo recupero anche a carico delle somme a qualsiasi titolo spettanti negli esercizi successivi.
Nel frattempo, i tempi di attesa in Sicilia continuano ad essere esageratamente lunghi. L’esempio classico è rappresentato dai tempi necessari per eseguire la colonscopia: secondo i dati Crea (Consorzio per la ricerca economica applicata in sanità), si aspettano oltre cinque mesi nel pubblico (157,9 giorni), contro i 33 giorni di attesa rilevati in Emilia Romagna.