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Sanità e cure essenziali, in Sicilia livello minimo accettabile

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Sanità e cure essenziali, in Sicilia livello minimo accettabile

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martedì 07 Settembre 2021

E' quanto mostrano i risultati definitivi della Griglia Lea 2019 pubblicati dal ministero della Salute, e in parte anticipati alcuni mesi fa.

Sono 17 le Regioni con una
valutazione positiva rispetto ai livelli essenziali di assistenza. Si
confermano in testa alla classifica Veneto, Toscana ed Emilia Romagna. Mentre
per la regione Calabria, il punteggio è “molto basso e in peggioramento
rispetto all’anno precedente”.

E’ quanto mostrano i risultati
definitivi della Griglia Lea 2019 pubblicati dal ministero della
Salute
, e in parte anticipati alcuni mesi fa.

Le Regioni, per poter accedere al maggior finanziamento del Servizio sanitario nazionale (la quota premiale) sono tenute a una serie di adempimenti. Quelle sottoposte alla verifica di tali adempimenti sono le regioni ordinarie e la Sicilia (sono escluse la Valle d’Aosta, le due Province Autonome di Bolzano e Trento, il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna).

In base all’ultimo report
pubblicato, 10 regioni raggiungono un punteggio superiore a 200: Veneto,
Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Umbria, Liguria, Friuli Venezia
Giulia, Abruzzo e Lazio.

Le altre 7 hanno un punteggio
compreso tra 200 e 160, considerato il livello minimo accettabile: Puglia,
Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Sicilia, Basilicata, Campania e Valle
d’Aosta.

Mentre Molise e Calabria (oltre a
Sardegna e PA di Bolzano), si caratterizzano invece per punteggi inferiori a
160.

“Nel 2019 risultano adempienti la maggior parte delle Regioni, a esclusione di Molise e Calabria, che si collocano nella classe ‘inadempiente’.

Tali regioni, che sono sottoposte ai Piani di rientro, dovranno superare le criticità rilevate su alcune aree dell’assistenza, tra cui quelle degli screening, della prevenzione veterinaria, dell’assistenza agli anziani e ai disabili. In particolar modo, per la regione Calabria, il punteggio molto basso e in peggioramento rispetto all’anno precedente è dovuto all’insufficienza della qualità e copertura dei flussi informativi”.

A preoccupare è il livello globale dei punteggi. “Analizzando il trend 2012-2019 relativamente ai punteggi della Griglia Lea, emerge un sostanziale miglioramento del punteggio medio globale”, si legge. Tuttavia, nel 2019 “si rileva una lieve flessione dei punteggi medi rispetto all’anno 2018”.

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