Sanità, un polo tutto siciliano per la cura del linfedema  

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Sanità, un polo tutto siciliano per la cura del linfedema  

Antonio Schembri  |
domenica 10 Aprile 2022

Al Policlinico di Palermo nasce un nuovo team sanitario per la cura delle malattie varicose e delle insufficienze veno-linfatiche. 13 i dottori specializzati in Flebologia e linfologia

C’è una nuova task force sanitaria adesso in Sicilia per la cura delle malattie varicose e delle insufficienze veno-linfatiche. Opererà d’ora in avanti al Policlinico universitario Paolo Giaccone di Palermo ed è composta da 13 dottori, non solo siciliani, freschi di perfezionamento in Flebologia e linfologia: Emodinamica, Diagnostica e Terapie Integrate.

Emodinamica, Diagnostica e Terapie Integrate, nuovo corso patrocinato da Società Italiana Flebologia

È questa la dicitura del corso patrocinato dalla Società italiana di Flebologia, in partnership con la Libera Accademia di Medicina Biologica, che hanno portato a termine resistendo e adattandosi ai lockdown intercorsi negli ultimi due anni a causa dell’emergenza pandemica e alla relativa soluzione di svolgere via web ampia parte delle lezioni. Queste avevano infatti preso l’avvio nell’anno accademico 2019/2020 per svolgersi su un totale di 140 ore.

Venerdì 8 aprile, i 13 dottori neo-specializzati hanno appena ricevuto i loro attestati di partecipazione all’Assemblea Regionale Siciliana, alla presenza anche del rettore dell’Università degli Studi di Palermo Massimo Midiri.

Il Covid non è riuscito dunque a vanificare lo sforzo degli allievi verso l’obiettivo di perfezionandosi in flebolinfologia. Ovvero “la branca della angiologia che si occupa specificamente delle patologie venose e linfatiche – spiega Mario Bellisi direttore della neonata Unità Dipartimentale di Flebolinfologia del Policlinico.

Esiste un albo europeo di Flebologia

Un avanzamento qualitativo della sanità siciliana, che per quanto riguarda questa materia specialistica ha visto creare, prima in Italia, una commissione con il compito di valutare i titoli dei dottori che si occupano di flebologia, allo scopo di creare un specifico albo. “L’ordine dei medici di Palermo ha accolto con sensibilità la richiesta del Policlinico palermitano di attivarla. Su questa spinta, adesso si stanno accodando anche gli ordini di Agrigento e di Messina, dove l’iter di approvazione del regolamento delle locali commissioni flebologiche è in corso, ndr) – aggiunge Bellisi. Va detto comunque che esiste anche un albo europeo di flebologia, a conferma dell’intento, ormai diffuso tra i sistemi sanitari a livello continentale, di dare dignità specialistica a questa branca medica”.

Il Policlinico di Palermo è centro di riferimento per le malattie rare

L’unità del Policlinico universitario palermitano è stata riconosciuta lo scorso gennaio sulla Gazzetta Ufficiale della Regione come centro di riferimento per le malattie rare e in particolare per dare risposte alla gran mole di pazienti affetti da linfedema, la patologia che, nelle forme cliniche più avanzate, si caratterizza con un edema, cioè un aumento di volume dell’arto fino a raggiungere dimensioni e un livello di ispessimento tali da farle definire come ‘elefantiasi’. Uno stato che conduce a complicanze gravi, legate in particolare a infezioni; e che finisce per relegare colui che ne soffre in condizioni di vera e propria emarginazione sociale, allontanandolo sempre di più dalla possibilità di instaurare adeguate relazioni umane, a cominciare da quelle familiari. Pazienti, questi, che fino a oggi hanno avuto poche risposte. E che da adesso, nella neonata unità operativa di flebolinfolologia, riceveranno una mano grazie alle metodiche di trattamento e decongestione dell’arto.

Un corso di perfezionamento post lauream

“Questo primo corso di perfezionamento post lauream, al quale hanno partecipato anche 4 dottori provenienti da altre regioni italiane si pone insomma in linea con la mission formativa del nostro policlinico universitario e rappresenta uno step innovativo rispetto all’intero Sud Italia – riprende Bellisi -. La formazione è un obbligo per un medico che si accinge a mettere le mani su un paziente affetto da una patologia particolare come i linfedemi”. I quali, spiega, “possono essere ‘primari’, quando si manifestano sin dalla nascita, oppure ‘secondari’, quando questa malattia dei vasi linfatici viene diagnosticata nel corso della vita e peggiora, fino a rendere necessario l’intervento demolitivo dei linfonodi”.

“Il corretto trattamento delle malattie varicose e delle problematiche veno-
linfatiche richiede figure di medici altamente professionalizzate – conclude Edmondo Palmeri, specialista in chirurgia vascolare, flebologo ed esperto in medicina complementare. Abbiamo voluto attivare questo percorso formativo perché per molto tempo nell’ambito della chirurgia vascolare la flebologia è stata una branca trascurata e da ciò derivava una grande confusione nell’approcciarsi in maniera scientifica a questo tipo di patologie”.

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