Si conclude un'altra emozionante serata del Festival: ecco i voti del QdS a tutti i protagonisti.
“Chi vincerà?” è questa la domanda che nelle prossime ore affollerà i pensieri e le conversazioni di milioni di italiani che per la terza volta hanno seguito il Festival di Sanremo, promuovendo così le scelte di Carlo Conti in qualità di Direttore artistico.
La terza serata della kermesse sanremese ha regalato momenti straordinari di arte e musica, ha visto Settembre vincitore della sezione Nuove Proposte ed è stata determinante per il secondo ascolto di14 canzoni in gara. Anche per la terza serata di Sanremo 2025 noi del QdS abbiamo messo i voti ai conduttori, agli ospiti musicali e agli artisti in gara, tenendo conto del brano e della presenza scenica.
Le pagelle della terza serata di Sanremo 2025, i voti dei conduttori
Carlo Conti: “Sanza infamia e sanza lode”, per dirla con le parole del Sommo Poeta. Una conduzione abbastanza insipida. Senza slanci o variazioni. Le colleghe scelte per farsi affiancare non aiutano nell’intrattenimento. Conti resta ingessato anche quando fa da spalla a Katia Follesa. Si lascia andare quando sul palco arrivano i Duran Duran, ma più per gusti musicali personali. Voto 5
Miriam Leone: Garbo, eleganza, charme. Tutto ciò in un solo nome e cognome: Miriam Leone. L’attrice siciliana calca il palco dell’Ariston con emozione. Ricorda quando nel 2008 diventò Miss Italia e a condurre c’era Carlo Conti. Durante la serata, sfoggia un abito diverso dall’altro. È avvezza alla conduzione per esperienze pregresse in Rai e con padronanza presenta gli artisti, affianca Conti e si lascia andare a momenti di ironia con le colleghe Follesa e Lamborghini. Voto 6
Elettra Lamborghini: Sfugge perché Carlo Conti l’abbia voluta sul palco. Per tutta la serata, Lamborghini si fa vedere a ogni cambio abito. Presenta pochi artisti, ma nessun momento di spettacolo. Il momento “più alto” è stato quando ha presentato il marito a Conti. È emozionata, a tratti impacciata, ma la sua presenza sul palco non ha soddisfatto le aspettative. Voto 4
Katia Follesa: Ingresso dissacrante per Katia Follesa. Mette subito in chiaro che la sua parola d’ordine per la serata è di-ver- ti-men-to! Si sorride dal primo secondo che entra in scena e a ogni apparizione si continua senza poter smettere. Tenta di leggere una lettera a se stessa, ma viene bloccata. Gioca con l’abito. Bacia Simon Le Bon in abito da sposa e cartello con intenti matrimoniali Spumeggiante. Brillante. A lei è stato affidato il compito di portare allegria sul palco, ma quasi sempre in solitaria. Voto 8
I voti degli ospiti
Edoardo Bennato: Apre il Festival di Sanremo con “Sono solo canzonette”, sua canzone diventata classico della musica italiana. Sul palco rinnova l’affetto e l’amicizia con Carlo Conti, rivangano qualche aneddoto. Con Bennato, la terza serata è iniziata in grande stile nel segno di un artista che ha incantato generazioni e ha saputo emozionare. Voto 8
Duran Duran: Tornano dopo 40 anni al Festival di Sanremo. Si esibiscono con un medley delle loro più celebri canzoni. Sul palco arriva Victoria De Angelis, la bassista dei Maneskin, e si inserisce nella performance presentata dal frontman. Conti consegna il premio “Amici di Sanremo”, ma solo dopo aver chiesto di cantare “Wild Boys”. Simon Le Bon non se lo fa ripetere due volte, cambia giacca e lo show riprende. “Fantastici” urla Conti prima di salutarli ed è la parola azzeccata per descrivere la loro ospitata. Voto 8,5
Le Nuove Proposte, vince Settembre
Alex Wyse: Esibizione più pulita della sera precedente. La canzone cattura con quel crescendo che culmina nell’esplosione del ritornello. L’artista sa che deve dare il massimo e fa il suo dovere. Voto 8
Settembre: A lui il compito di cantare per primo nella finale per decretare il vincitore della sezione della Nuove Proposte. Settembre è bravo. Ancora una volta dimostra di meritare di calcare il palco dell’Ariston e ancora di più di fare l’artista nella vita. La canzone è bellissima, intrisa di significato. Gli vale la vittoria! Voto 9
Pagelle della terza serata di Sanremo 2025 per i cantanti in gara
Clara – “Febbre”
Presenza scenica superba. La canzone ha tutti i requisiti per diventare un tormentone nelle prossime settimane. È studiata per coreografie su TikTok. Non ha ambizioni da finale ed è il suo più grande demerito. Voto 5
Brunori Sas – “L’albero delle noci”
Ad ogni ascolto, il brano cresce di intensità e di profondità. L’interpretazione asciutta con un tocco di emozione su certe frasi e sul finale di Brunori Sas è tutto ciò che rende l’esibizione sincera e perfetta. Voto 9,5
Sarah Toscano – “Amarcord”
Vanno meglio l’interpretazione, la presenza scenica e la comprensione di cosa canta. È più sicura e dentro il brano. Peccato che la canzone è un’accozzaglia di ritmo e parole. Voto 5
Massimo Ranieri – “Tra le mani un cuore”
Si sente perfettamente la paternità della scrittura della canzone di Tiziano Ferro. Al secondo ascolto, il brano cresce e diventa protagonista grazie alla potenza vocale di Ranieri che vive l’esibizione profondamente. Voto 5,5
Joan Thiele – “Eco”
La canzone è bellissima. Parla della capacità di trasformare la paura in coraggio. La performance sul palco dell’artista arricchisce il brano che vanta un assolo di chitarra elettrica sul finale. Voce inconfondibile. Brava! Voto 9
Shablo feat Guè, Joshua, Tormento – “La mia parola”
Un mix di stili e generi che si sposano senza sbavature o esagerazioni. Il timbro vocale di Joshua e il rap misurato di Guè sono in perfetta simbiosi e rendono al meglio l’esperimento pensato da Shablo. Voto 7
Noemi – “Se t’innamori muori”
Performance emozionale per Noemi che si gode ogni minuto dell’esibizione a Sanremo con la caparbietà di chi sa che canta una canzone struggente, ma ben scritta. Del resto, il brano vanta autori quali Mahmood e Blanco. Potrebbe arrivare tra le prime dieci, come canta lei, “serenamente”. E l’applauso e i cori da stadio sul finale danno certezza. Voto 8
Olly – “Balorda nostalgia”
La canzone funziona. Parte piano per poi esplodere al ritornello. Olly è quasi sfrontato sul palco, canta con tutto il pathos che il testo del brano richiede. Si immedesima e, nel frattempo, interagisce con il pubblico. Comunica un caleidoscopio di emozioni e fa centro al cuore. Standing ovation alla fine. Il podio è possibile. Voto 9
Coma_Cose – “Cuoricini”
Il brano affronta un tema attuale ossia l’incomunicabilità nella coppia a causa dei social. Il motivetto c’è, ma il modo ossessionato in cui si ripete “cuoricini” copre tutto il resto e inizia a stufare. Apprezzabile la coreografia di accompagnamento che spinge a emularla. Sarà sicuramente molto ascoltata, ma l’effetto noia si fa presto a immaginarlo dietro l’angolo. Voto 5
Modà – “Non ti dimentico”
Struggimento in pieno stile Modà. Al secondo ascolto, la canzone appare più debole, responsabile anche l’interpretazione di Kekko, il frontman, che è calante in alcuni passaggi. Voto 4,5
Tony Effe – “Damme ‘na mano”
C’è aria di crisi d’identità artistica per Tony Effe. La canzone è in contrasto con la sua discografia. Si impegna a dare un’immagine diversa di sé, ma i risultati sono scarsi. Anche affidandosi al dialetto romano, il risultato resta mediocre. Voto 4
Irama – “Lentamente”
Ha sbagliato canzone per l’ennesima partecipazione al Festival? Per noi sì! Il brano ha una melodia difficile con cui empatizzare, anche se la seconda strofa si fa apprezzare di più in questo secondo ascolto. Non c’è dubbio che il brano cresce grazie all’interpretazione di Irama, ma non è abbastanza. Voto 4
Francesco Gabbani – “Viva la vita”
È come se Gabbani non si fosse sforzato più di tanto per questa canzone. L’esibizione a Sanremo 2025 è ammaliante e trascinante, proprio perché Gabbani la arricchisce con le movenze del corpo e con il suo sentire. Resta il fatto che manca di originalità sul tema e che ha scritto di meglio. Voto 4
Gaia – “Chiamo io chiami tu”
Il tormentone per le prossime settimane è stato servito! Al secondo ascolto, l’intento di Gaia è chiaro: rimanere indimenticabile dopo il Festival di Sanremo con un brano che aspira allo stesso successo di “Sesso e samba”. È tutto già visto e anche poco consistente. Voto 3