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Santa Maria di Salina senza medico di base, scatta la protesta

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Santa Maria di Salina senza medico di base, scatta la protesta

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sabato 22 Gennaio 2022

Il sindaco di Salina, "Sarò costretto ad attivare forme incisive di protesta, al fine di vedere ripristinato il diritto alla salute della comunità"

A Santa Marina di Salina, nelle isole Eolie, manca l’ambulatorio del medico di base. O meglio, risulta chiuso dal primo gennaio.

Per questa ragione un gruppo di cittadini, che ieri ha protestato in modo pacifico e autonomo davanti alla porta d’ingresso dell’ambulatorio, ha costituito un Comitato spontaneo per il diritto alla salute con l’obiettivo di ottenere urgentemente il ripristino del medico di famiglia base.

Il comitato

“Abbiamo deciso di costituirci come comitato spontaneo per il diritto alla salute in quanto l’ambulatorio del medico di base è chiuso – scrive in una nota il comitato, rappresentato da Valentina Miraglia, Marzia Beninati, Stefania Simaschi, Mariagiulia Romagnolo – Riteniamo grave ed inammissibile il disservizio in una comunità già disagiata e fortemente provata dalla pandemia. La mancanza del medico di base ci priva infatti di un nostro diritto fondamentale mettendo a rischio la nostra stessa vita”. Il comitato spontaneo per il diritto alla salute si dice pronto ad avviare ulteriori forme di protesta finché non arriverà il nuovo medico di famiglia.

Il sindaco

Il sindaco di Santa Marina, Domenico Arabia, ha già inviato una nota alla procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), alla prefettura, all’Asp di Messina, al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza.

 “Nell’interpretare l’enorme senso di disagio e di frustrazione dei propri concittadini, al fine di scongiurare episodi volti al turbamento dell’ordine pubblico e di prevenire altre manifestazioni di protesta da parte di questa comunità ormai giunta all’esasperazione – scrive Arabia – sarò costretto ad attivare forme incisive di protesta, al fine di vedere ripristinato il diritto alla salute della comunità da parte delle istituzioni competenti sempre più distanti dai bisogni della gente”.

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