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Fecero sbarcare 117 migranti a Lampedusa, in manette due scafisti egiziani

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Fecero sbarcare 117 migranti a Lampedusa, in manette due scafisti egiziani

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sabato 24 Settembre 2022

Si sono rivelate fondamentali, per l'identificazione degli scafisti, le testimonianze dei migranti giunti sull'isola in occasione dello sbarco.

La Polizia di Stato di Agrigento, a seguito di intensa ed articolata attività investigativa svolta all’hotspot di Lampedusa, in sinergia e sotto le direttive della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, guidata dal Proc. Aggiunto Dr. S. Vella, ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo indiziario di delitto disposto dal pubblico ministero nei confronti di due egiziani gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di uno dei più grossi sbarchi, per numero di migranti, registratosi nel mese di settembre.

A seguito dei numerosissimi sbarchi che continuano incessanti sull’isola di Lampedusa, la Squadra Mobile di Agrigento, guidata dal V.Q.A. Giovanni Minardi, è riuscita ad individuare M.A.M.A.B., egiziano di 38 anni e Z.H.Y., egiziano di 25 anni che in violazione delle norme previste dal Testo Unico dell’Immigrazione clandestina avevano trasportato nel territorio italiano extracomunitari, per i quali veniva poi accertato lo status di stranieri irregolari, conducendoli dalle coste africane verso le acque territoriali italiane, a bordo di natanti inidonei ad effettuare la traversata.

Le indagini

L’attività d’indagine è stata incentrata sulla ricostruzione delle dinamiche del primo sbarco del 4 settembre 2022 verificatosi a Lampedusa, che ha riguardato 117 migranti di varie nazionalità.

I migranti erano giunti a bordo di un natante in legno della lunghezza di circa 12 metri, sicuramente inadatto a trasportare un tale numero di persone tant’è che durante il viaggio, durato ben 20 ore circa, imbarcavano acqua causa anche il mare agitato. I migranti escussi riferivano anche della mancanza di dispositivi di sicurezza quali giubbini salvagenti o altro.

Le testimonianze dei migranti

Gli investigatori della Squadra Mobile, superate le difficoltà legate anche al timore dei migranti di riferire informazioni circa l’identificazione degli scafisti per paura di eventuali ritorsioni e al trauma fisico e morale a cui gli stessi erano stati sottoposti, sono riusciti a far luce sull’intera vicenda.

Hanno, così, identificato le persone che hanno condotto l’imbarcazione compendiando un quadro probatorio che ha permesso di contestare agli indagati il reato previsto e punito dall’art. 12 del Dlgs 286/98, favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

L’esecuzione del provvedimento si è concretizzato a seguito del trasferimento degli scafisti, con la nave di linea da Lampedusa a Porto Empedocle. Espletati gli adempimenti di rito i due egiziani sono stati portati al carcere di Agrigento.

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