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Scala dei Turchi in vendita? Ecco la decisione della Regione Sicilia

Scala dei Turchi in vendita? Ecco la decisione della Regione Sicilia

L’assessore Cordaro: “La prossima settimana abbiamo convocato una riunione per individuare la soluzione migliore che porti a una conclusione rapida della vicenda, soddisfacente per tutte le parti”

Qual è il destino della Scala dei Turchi? Stiamo parlando di una è una delle mete turistiche più ambite sia dal pubblico italiano che straniero che visita la Valle dei Templi, nota per la sua bellezza forgiata dalle onde e dal vento in milioni di anni e per aver fatto da set a molti film celebri con le sue bianche pareti di marna. Anche se negli ultimi mesi il prezioso bene naturalistico è stato oltraggiato da eventi di vandalismo, con vernice rossa riversata sulla marna bianca.

La proposta skock del proprietario: “La compri Elon Musk”

Dopo la proposta, anzi la provocazione del suo proprietario, si perché  per la quasi totalità, è proprietà privata di Ferdinando Sciabarrà, che ha dichiarato che sarebbe disposto a venderla all’asta. Anche ad Elon Musk, il ricco imprenditore ed inventore statunitense.

La risposta della Regione Sicilia

Non è tardata ad arrivare la risposta da parte della Regione Sicilia. “Il governo Musumeci ha attivato da tempo le procedure per definire positivamente il futuro della Scala dei Turchi e la prossima settimana abbiamo convocato una riunione per individuare la soluzione migliore che porti a una conclusione rapida della vicenda, soddisfacente per tutte le parti in causa”. Lo dichiara l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro.

Come sanno bene il privato e il suo legale – precisa l’assessore Cordaro – la Regione Siciliana si è da subito fortemente impegnata per la risoluzione del problema, interessata alla tutela e alla valorizzazione di un bene di grande pregio naturalistico. Si è dovuta attendere la conclusione dell’iter giudiziario che, per alcuni anni, ha interrotto sub iudice la questione relativa alla titolarità del bene. Ma la Regione ha lavorato e continuerà ad adoperarsi per trovare la sintesi tra il Comune di Realmonte, che rivendica la titolarità della gestione, e il proprietario che deve cederla in maniera giuridicamente corretta”.