“Grazie all’impegno della premier Giorgia Meloni e del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e alla collaborazione concreta del mio governo, la Sicilia in questa legislatura sta vivendo un momento magico”. Sono le parole di Renato Schifani dopo l’inaugurazione della tratta ferroviaria Bicocca-Catenanuova, parte del più ampio progetto per la realizzazione del lotto 6 della linea Palermo-Catania-Messina. Un progetto che vede già numerosi cantieri operativi in Sicilia e che – secondo le stime di RFI – dovrebbe essere pronta per il 2030 e permettere di percorrere la tratta Palermo-Catania in circa 2 ore.
Durante l’intervento al margine dell’inaugurazione, il presidente della Regione ha fatto il punto anche su altre situazioni: oltre che delle ferrovie e di un altro progetto infrastrutturale vicino al punto di svolta – il ponte sullo Stretto -, ha parlato anche del futuro della privatizzazione degli aeroporti e del futuro di SAC, della Manovra e dei progetti in vista delle prossime regionali e al potenziale “bis” nel ruolo di governatore.
Schifani sull’inaugurazione della tratta Bicocca-Catenanuova
“Questa è una linea che ha delle innovazioni tecnologiche, 38 chilometri della nuova Bicocca Catenanuova è una linea del futuro“, ha detto Aldo Isi, ad e Direttore Generale RFI. E Schifani concorda, sostenendo che i 38 chilometri inaugurati nella mattinata “sono il segno di un cambiamento in atto e fanno parte di quel grande piano di ristrutturazione delle nostre infrastrutture che stiamo portando avanti in Sicilia”.
“L’inaugurazione di oggi segna un punto concreto nella realizzazione dell’alta-media velocità delle ferrovie sul nostro territorio. Sulla Palermo-Catania abbiamo puntato molto perché è fondamentale collegare in maniera efficace le due più grandi città metropolitane dell’Isola per favorire lo sviluppo dell’intera regione”, ha aggiunto Schifani.
Il futuro della Regione
Per la Sicilia – ha aggiunto Schifani all’inaugurazione della linea ferroviaria Bicocca-Catenanuova – è “un momento magico”, grazie alla sinergia stretta tra Governo nazionale e Regionale. Una collaborazione che troverà una delle sue più alte concretizzazioni, in caso di sì da parte della Corte dei Conti, nell’apertura dei cantieri per il ponte sullo Stretto: “La Regione Siciliana sta facendo la sua parte, anche finanziariamente, come abbiamo fatto, per esempio, per il Ponte di Messina, su cui abbiamo investito 1,3 miliardi di euro”, ha dichiarato in merito. Il presidente della Regione ha sottolineato: “La politica del fare è utile ai cittadini e serve per portare avanti una vera azione di rinnovamento nella nostra regione. Per migliorarla e farla crescere. Io sono molto orgoglioso della mia Sicilia e di quello che stiamo facendo tutti assieme”.
E non si lavora solo sulle ferrovie. “Ho messo in campo i termovalorizzatori, le terme, i processi di privatizzazione… C’è tutto un programma che sta andando avanti”. In merito al “tesoretto” da cento milioni di euro nella Finanziaria regionale, Schifani ha poi aggiunto: “Nella manovra non c’è un tesoretto, si tratta di una somma prevista nel budget”.
Su un mandato bis, Schifani non si pronuncia e conferma: “Io lavoro, ritengo con un programma serio e concreto: se è serio e concreto saranno i cittadini a spiegarlo o se necessiti o meno di due mandati”. Decideranno i cittadini, quindi.
Il nodo degli aeroporti
All’inaugurazione della Bicocca-Catenanuova, Schifani ha parlato anche della privatizzazione degli aeroporti e della gestione dello scalo catanese: “Io mi sono sempre battuto e mi batterò affinché si avvii e si concluda il processo di privatizzazione degli aeroporti. Palermo è già partito, la Sac è partita e a breve definirà i suoi assetti, perché mi rendo perfettamente conto che il processo di privatizzazione necessita di una governance stabile”.
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