Sciopero nazionale 2 dicembre 2022 per trasporti e servizi - QdS

Sciopero nazionale il 2 dicembre, stop generale dai trasporti alla scuola: informazioni utili

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Sciopero nazionale il 2 dicembre, stop generale dai trasporti alla scuola: informazioni utili

Redazione  |
lunedì 28 Novembre 2022

Venerdì 2 dicembre ci sarà uno sciopero nazionale con possibili disagi per i cittadini, anche in Sicilia: ecco i sindacati aderenti e i settori interessati.

Il prossimo venerdì 2 dicembre 2022 vari sindacati hanno proclamato uno sciopero generale intercategoriale nazionale di 24 ore.

Saranno interessati da possibili stop e disagi per l’utenza tutti i settori pubblici e privati, dai trasporti alla scuola, dalla sanità alle fabbriche. Di seguito tutte le informazioni utili.

Sciopero nazionale 2 dicembre, l’avviso

Quello di venerdì 2 dicembre è uno sciopero indetto da tutto il sindacalismo conflittuale di base (Cobas – CUB – USB). Tra i sindacati che aderiscono ci sono Sgc, Al-Cobas, Lmo, Soa, Adl Varese, Cib-Unicobas, Cobas sardegna, Conf. Cobas, Cub, Sgb, Si-Cobas, Usb, Usi-Cit e USI (Unione Sindacale Italiana).

Si prevedono possibili disagi per i cittadini, soprattutto nel settore dei trasporti. Il MIT (Ministero dei Trasporti) comunica che il personale aeroportuale potrà scioperare da 0.01 alle 23.59, i ferroviari dalle 21 dell’1 dicembre alle 21 del 2 dicembre. Il trasporto pubblico locale, invece, avrà diritto a uno sciopero di 24 ore ma con modalità territoriali. Il trasporto marittimo delle isole maggiori potrà scioperare da un’ora prima della partenza, quello delle isole minori da 0.01 alle 24. Per il personale delle autostrade lo scioperò inizierà dalle 22 dell’1 dicembre e proseguirà fino alle 22 del giorno successivo.

Interessato dallo sciopero del 2 dicembre anche il comparto scuola, sia per quanto riguarda il personale ATA che per il corpo docente.

Le motivazioni dello sciopero nazionale del 2 dicembre

Di seguito si riporta parte di un comunicato Cobas che spiega le ragioni dello sciopero. Gli obiettivi dei protestanti sono:

  • Rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita;
  • Introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora;
  • Internalizzazione dei servizi di igiene ambientali;
  • Cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburanti.
  • Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario;
  • Blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti, per i vigili del fuoco, per la lotta all’evasione, per il salario garantito a disoccupati e sottoccupati;
  • Massiccio piano di assunzioni a partire dalla stabilizzazione dei precari e dallo scorrimento delle graduatorie in essere;
  • Potenziamento dei trasporti pubblici e tariffe agevolate per i non abbienti;
  • Rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica a beneficio dei settori popolari e dei lavoratori;
  • Fermare le stragi di lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro e il pieno riconoscimento delle malattie professionali per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;
  • Fermare la controriforma della scuola e cancellare l’alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione professionale pubblici e privati;
  • Difesa del diritto di sciopero;
  • Riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell’agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro;
  • Introdurre una nuova politica energetica che utilizzi le fonti rinnovabili;
  • L’aumento delle risorse a favore dell’autodeterminazione, la tutela della salute delle donne e per combattere discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella famiglia e nella società.

Inoltre, lo sciopero nazionale del 2 dicembre è contro:

  • Le privatizzazioni e il sistema di appalti/subappalti rafforzati “a vantaggio di imprese e speculatori”, dal DDL Concorrenza;
  • L’Autonomia Differenziata che “disgrega il Paese e allarga le differenze sociali tra territori”.
  • La guerra e l’economia di guerra.
  • “L’attacco reazionario del Governo Meloni ai diritti e alle agibilità democratiche, alla criminalizzazione dei migranti e all’introduzione del reato di occupazione abusiva e raduni illegali”..

La situazione in Sicilia

Essendo lo sciopero del 2 dicembre nazionale, interesserà naturalmente anche la Sicilia. A Catania si terrà un corteo a partire dalle ore 9 in piazza Cavour (Borgo). Si protesterà per il blocco degli sfratti e dei pignoramenti e per i problemi del comparto scuola.

Per quanto riguarda i trasporti, ecco gli avvisi di alcune aziende:

  • Amts (Azienda metropolitana trasporti e Sosta Catania Spa): il personale viaggiante aderente si asterrà dal servizio dalle 10.30 alle 18.30 e dalle ore 21 fino a fine turno;
  • Ast: lo sciopero sarà dalle ore 0.01 alle 23.59 del 2 dicembre. Verranno salvaguardate le seguenti fasce orarie: mattino, dalle 6 alle 9; pomeriggio dalle 13.30 alle 16.30, fine turno di servizio per tutto il personale viaggiante. Per il personale amministrativo, personale di terra, personale d’officina e lavaggio lo scioperò sarà per l’intera giornata.

Fonte immagine: Facebook – USB Federazione Catania

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